mercoledì 2 settembre 2009

L’accesso in golena vietato per i lavori Aipo: a Senna ora monta la rabbia degli agricoltori

Due realtà abitative isolate, camion per il trasporto dei pomodori bloccati, migliaia di pertiche di golena rese inaccessibili. Sono sono alcune delle conseguenze, le più gravi, derivate dalla situazione inverosimile in cui da due giorni versano i residenti e frontisti della fascia golenale del Po, in comune di Senna. A tagliarli fuori dalle normali vie di accesso ai terreni di proprietà, alcuni si trovano all’interno altri al di fuori dell’argine maestro (gli operatori della cascina Springalli ad esempio possono raggiungere Senna solo passando in comune di Somaglia), è stata la decisione dell’Aipo. L’Agenzia interregionale per il Po infatti è intervenuta venerdì chiudendo senza preavviso le barre d’ostacolo ai mezzi non autorizzati, un divieto che però ha avuto la conseguenza di bloccare anche quanti storicamente abitano e lavorano qui, detentori di un vero e proprio diritto al transito. Gli stessi che le scorse settimane, allarmati dai lavori di improvvisa sostituzione delle vecchie stanghe - a quanto pare non più a norma se pur efficienti - sempre ad opera di Aipo, ne avevano immediatamente informato il sindaco Francesco Premoli, messosi in contatto con l’ente che lo avrebbe rassicurato sul fatto che la chiusura definitiva del passaggio sarebbe avvenuta soltanto in seguito ad un incontro tra le parti. Ciò che non è avvenuto, come testimoniano gli sviluppi degli ultimi giorni: le stanghe sono infatti state abbassate con la conseguenza, tra le tante, che camion carichi di legname pronti a partire ed altri impiegati nell’attività di smercio dei pomodori sono rimasti fermi al palo. Un vero caos, sbloccato in extremis dopo lunghe trattative intercorse fra il primo cittadino e alcuni tecnici Aipo, che ha riaperto solo in parte il percorso, mentre la tensione fra gli agricoltori è sempre più alle stelle. La raccolta del mais è infatti alle porte e le mietitrebbie, date le dimensioni, non possono passare se non dall’argine. E poi c’è la posta che non arriva e un’altra inquietante presenza: panettoni di cemento posti al centro della carreggiata a impedire il transito non solo dei frontisti ma anche dei mezzi di soccorso e della protezione civile in un’area sempre sotto controllo per le piene del grande fiume. Uno scenario che assieme alla rabbia fa crescere la paura, come spiega il consigliere Francesco Riboldi: «Che succederebbe se qualcuno ad esempio dovesse sentirsi male?». Riguardo alla posizione degli agricoltori, Riboldi incalza: «L’arroganza e scarsa conoscenza delle realtà locali di un ente pubblico rischia di creare inutili disordini». A quanto pare uno spiraglio potrebbe aprirsi nella giornata di oggi, quando «un tecnico Aipo, contattato dopo innumerevoli tentativi di trovare qualcuno disposto a rispondere, ha detto che verrà a Senna per riferire quanto l’ente sta facendo nel tratto di argine che attraversa il nostro territorio», dichiara il sindaco Premoli.Fonte: Il Cittadino

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