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sabato 5 settembre 2009

San Giuliano - I cittadini “salvano” una capra tibetana

L’insolita presenza che nei giorni scorsi ha fatto capolino nel Parco Nord di San Giuliano, tra gente che faceva “footing” e bambini che salivano sulle giostre, non è certo passata inosservata.Un gruppo di frequentatori della principale cornice verde della città, si è così stretto intorno alla capretta tibetana, che qualcuno, dopo essersela tenuta per un periodo di tempo in giardino o in qualche podere agricolo, ha abbandonato in un tratto di territorio lontano dalle macchine, che in questa stagione è particolarmente frequentato.Probabilmente il suo ex padrone si è mosso nella primissima mattinata, lontano dagli sguardi, al fine di non essere scorto mentre scaricava dall’auto l’animale, per poi lasciarlo al parco. I sangiulianesi dopo aver preso confidenza con la capretta, che al momento si trovava un po’spaesata, hanno subito chiamato i vigili, nella speranza che le venisse trovata una collocazione adatta.La polizia locale è intervenuta, ma dopo alcune verifiche, gli agenti si sono resi conto che, non trattandosi di una specie protetta, la capretta non poteva essere ospitata nelle oasi delle associazioni ambientaliste. Pertanto, è stata accompagnata al canile di Pantigliate, dove probabilmente a distanza di qualche giorno trascorso tra esemplari ben lontani dalla sua razza, si starà forse lentamente ambientando.Per il momento non c’è stata altra soluzione, sebbene non è detto che in futuro qualcuno con un bell’appezzamento davanti a casa, possa magari adottarla. Sul caso nel frattempo non sono trapelati altri aggiornamenti, ma qualche sodalizio potrebbe anche attivarsi affinché l’originale ospite che è passato dal Parco Nord possa essere inserito in un ambiente consono alla sua specie. Fonte: Il Cittadino

giovedì 16 luglio 2009

San Giuliano - Un’oasi di ristoro al Parco Nord a disposizione tutta la settimana

Il bar sarà gestito dalla coop “Le cascine”, a breve si troverà anche la pizza.

La cornice del Parco Nord quest’anno si è arricchita di un ben organizzato punto di ristoro gestito dalla cooperativa “Le Cascine”, che da circa tre settimane ha iniziato la sua avventura nella principale cornice verde di San Giuliano. In una struttura nuova di zecca realizzata dal comune e affidata in comodato d’uso alla nota cooperativa sociale, ha già preso quota un’intensa attività, che procederà ininterrotta sette giorni su sette, con apertura alle 7 del mattino, consentendo agli amanti della corsa di fare colazione, fino alle 20.30. Alcuni frequentatori del parco, hanno già testato anche l’opportunità di godersi una pausa all’ora di pranzo, in cui l’offerta prevede una gamma di alternative che spaziano da panini ai piatti freddi o caldi, a cui a breve si aggiungerà anche la pizza. L’armonico complesso è corredato infatti di una quindicina di tavoli, con 60 posti a sedere: una dotazione che, tenendo conto della turnazione, può fornire ampie risposte sia alle famiglie che decideranno di trascorrere qualche giornata al parco, soprattutto nei fine settimana, sia agli adolescenti e agli avventori che anche nel corso dei giorni feriali hanno opportunità di ritagliarsi qualche scampolo di tempo libero. Del resto, ormai da tempo cittadini e forze politiche avevano manifestato l’esigenza di un punto di riferimento nel parco, che fosse corredato da servizi igienici e potesse nel contempo rispondere alla necessità di presidio. Tutte risposte che sono arrivate puntualmente insieme all’opportunità di rinfrescarsi con una bibita o un gelato. Il riscontro per il momento è stato buono e i cittadini stanno pian piano scoprendo questo elemento di novità, che rappresenta indubbiamente un valore aggiunto al frequentato spazio immerso nella natura. Del resto, il comune di San Giuliano conta già esempi di collaborazione vincenti con la cooperativa legata all’impegno umanitario di Don Chino Pezzoli. La sigla «Le Cascine» si è infatti affermata come un’efficiente attività, che conta tre punti vendita di alimentari tra San Donato e San Giuliano, a cui si aggiunge anche una convenzione con l’Azienda speciale Asf riguardo la distribuzione di pasti a domicilio agli anziani. Fonte: Il Cittadino

venerdì 5 giugno 2009

Dodici boschi speciali per "mangiare" i gas serra

In tutta Italia aree verdi creato ad hoc per compensare le emissioni di CO2 prodotte da eventi, istituzioni, aziende. Oltre 100 ettari che elimineranno 63 mila tonnellate di anidride carbonica.
di ANTONIO CIANCIULLO

E' come in una favola. Dodici boschi mangia CO2 creati con la bacchetta magica per catturare l'anidride carbonica, per intercettare i gas serra prima che arrivino a far danno. Certo, si potrebbe dire che inglobare il carbonio è il lavoro naturale degli alberi che crescendo lo incorporano. Ma questi sono boschi speciali, creati su misura per cancellare, dal punto di vista dell'impatto serra, un peccato ecologico, sia pure involontario. Sono boschi legati a un desiderio di redenzione (e di immagine).
Nel parco del Gargano c'è il bosco nato per compensare le emissioni serra prodotte dagli inviti della regina Elisabetta che ha voluto festeggiare il suo compleanno senza il rimorso di aver accelerato, sia pure di poco, il riscaldamento planetario. A Ferrara c'è il bosco ordinato dalla Fiera di Rimini per annullare le emissioni serra prodotte dagli ambientalisti che sono andati a Ecomondo. Sul Vesuvio c'è il bosco che azzera le emissioni del Teatro festival di Napoli. A Campagnano Romano c'è il parco pagato dalla LeasePlan, l'azienda di noleggio auto sul lungo periodo, per azzerare le emissioni prodotte dalla sua flotta aziendale. Sul Po c'è il parco commissionato dalla Nikon per compensare la campagna pubblicitaria del 2008.
In tutto sono 116 ettari di boschi piantati in 12 parchi e aree verdi italiane. Elimineranno 63 mila tonnellate di anidride carbonica, pari all'inquinamento prodotto da una centrale elettrica da 43 megawatt per sette mesi. Una cifra ancora piccola ma in fortissima crescita: nei prossimi sei mesi si pianteranno 10 volte più alberi dei due anni precedenti. Sono i dati che AzzeroCO2, una società che assiste aziende ed enti pubblici a conteggiare e ridurre le emissioni di gas serra, presenta in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente.
"I grandi tagli delle emissioni serra sono previsti dagli accordi sottoscritti dai governi", spiega Andrea Seminara, direttore marketing di AzzeroC02. "Questa è un'iniziativa molto più piccola ma che si aggiunge alle azioni dovute. Sono contributi volontari pagati da singoli cittadini, da associazioni, da aziende, da enti. E dimostrano che ognuno può fare la sua parte. Tra l'altro noi abbiamo fatto la scelta di piantare tutti gli alberi in Italia: così ognuno può controllare quello che succede e i benefici restano in casa".

LA MAPPA DEI BOSCHI
Parco Nord Milano (Lombardia, 12 ettari, 9 aziende)
Parco fluviale del Po e dell'Orba (Piemonte, 10 ettari, Nikon, per compensare la campagna pubblicitaria del 2008, "Nikon is different")
Parco regionale Boschi di Carrega (Emilia Romagna, 9 ettari, progetto in fase di definizione)
Buccinasco (Lombardia, 6 ettari, Ecogas per compensare le operazioni di conversione delle auto da tradizionale a GPL)
Parco del Molgora (Lombardia, 0,5 finora + altri 3 nei prossimi sei mesi per compensare il tour 2008 di Jovanotti, "Safari")
Parco nazionale del Gargano (Puglia, 30 ettari, l'Ambasciata Britannica per compensare il festeggiamento del compleanno della regina Elisabetta)
Ferrara (Emilia Romagna, 10 ettari, Rimini Fiera per compensare Ecomondo)
Parco delle Madonie (Sicilia, 10 ettari, Banca Mediolanum come omaggio ai clienti che sono passati dal cartaceo all'online)
Parco fluviale del Po torinese (Piemonte, 9 ettari, Slow Food per Terra madre e Salone del Gusto 2008)
Campagnano Romano (Lazio, 7 ettari, LeasePlan, noleggio autovetture lungo periodo, per azzerare le emissioni prodotte dalla sua flotta aziendale)
Parco regionale Porto Venere (Liguria, 5 ettari, progetto in fase di definizione)
Parco nazionale del Vesuvio (Campania, 5 ettari, Napoli Teatro Festival, uno dei maggiori festival teatrali italiani, per azzerare le emissioni residue)
Fonte: La Repubblica.it

mercoledì 11 febbraio 2009

San Giuliano - Torna il punto ristoro al Parco Nord


La cooperativa legata a don Chino Pezzoli si occuperà di gestirlo nell’oasi verde della città.Accordo tra comune e “Le Cascine” per realizzare la struttura.

Mai più senza bibite e gelati al Parco Nord, grazie ad una nuova struttura, la cui gestione sarà affidata alla cooperativa “Le Cascine”, legata alla realtà di don Chino Pezzoli, che si assumerà una serie di impegni tesi ad assicurare una conduzione efficiente. La decisione ha già assunto veste ufficiale, con un recente provvedimento con cui l’esecutivo di centrosinistra ha dato via libera alla convenzione con la nota catena locale - già impegnata in diverse attività sul territorio -, che si occuperà della realizzazione di un nuovo chiosco ben organizzato, corredato di servizi igienici, destinato a diventare un punto di riferimento per i numerosi sangiulianesi che l’estate trascorrono il tempo libero nella principale area verde della città. In base a quanto annunciato, già nei prossimi mesi quindi si dovrebbero vedere quei segnali di cambiamento particolarmente attesi dalla popolazione locale. Soprattutto le famiglie con bambini avevano infatti in più occasioni lamentato la carenza di un’area ristoro, ma anche di servizi igienici. Del resto, dopo una serie di traversie, l’anno scorso il vecchio chiosco, che per un periodo è rimasto con i battenti serrati, all’improvviso in una notte è sparito, lasciando i sangiulianesi nella sgradevole situazione di non poter comprare una bibita. Visto l’approssimarsi della bella stagione, è già pronto un progetto completamente nuovo, che lascerà spazio ad una serie di migliorie contemplate nel patto tra ente locale e cooperativa impegnata nel settore alimentare, come dimostrano i quattro negozi presenti tra San Donato e San Giuliano.A questo punto, non resta che attendere che l’arrivo della primavera porti con sé una serie di novità nel principale luogo di incontro all’aperto della città, privilegiato “rifugio” da asfalto e cemento dove, come di tradizione, si daranno appuntamento ragazzi, coppie con bimbi e appassionati dei pomeriggi sui prati.

Una volta concluso l’iter, potrà infatti prendere quota la realizzazione di un disegno che, dopo un lungo periodo in cui l’attività di bar è funzionata a singhiozzo, restituirà primavere ed estate confortevoli al Parco Nord. Questo quanto meno l’obiettivo a cui punterebbe il patto, licenziato dalla giunta, tra comune di San Giuliano e cooperativa “Le Cascine”, che debutta con una serie di garanzie tese a dare continuità al progetto.
Fonte: Il Cittadino