Mentre sono partite le consultazioni politiche bipartisan per chiedere al sindaco un impegno teso a mantenere il terreno della Campagnetta rigorosamente verde, la petizione popolare ha raggiunto quota duemila sottoscrizioni, creando un vero e proprio movimento di sandonatesi che ha aderito allo slogan “Giù le mani dalla Campagnetta”. La battaglia che Rifondazione comunista porta avanti da lunga data è stata condivisa anche dalla Lega Nord, che ha già dato il via ai gazebo per illustrare il proprio progetto. Ma anche il vertice locale del Pdl Luca Squeri si è già fatto avanti con una propria proposta per tutelare il patrimonio di natura che si estende nel popoloso quartiere di via Di Vittorio.Tutti pronti a percorrere la stessa strada, quindi, verso l’obiettivo di inserire l’area in mano a un privato nel Parco della Vettabbia, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle leggi regionali. Il tema è stato ormai posto all’ordine del giorno all’interno dei partiti, mentre l’inizio del percorso per la stesura del Piano di governo del territorio ha contato su una rappresentanza del comitato, con tanto di distintivo di riconoscimento. E nei giorni scorsi il gruppo di Rifondazione comunista è tornato a rivolgersi ai cittadini con un volantino, corredato di piantina geografica, in cui annuncia: «Siamo pronti a confrontarci pubblicamente con chi sostiene che il parco su tutta l’area non si può fare». Aggiornando i cittadini sugli ultimi sviluppi che hanno coinvolto gli ambienti politici, la sinistra locale fa presente: «Via Di Vittorio in base al Piano regolatore dovrebbe avere 90mila metri quadrati di verde, con la Campagnetta sarebbero solo 60mila, quindi non ha senso non volere fare il Parco per risparmiare sulla manutenzione, perché questa è una necessità del quartiere per la quale avrebbero già dovuto essere destinate delle risorse». E i promotori dell’informativa politica ricordano anche che «il comune può acquisire l’area senza esborsi, ad esempio utilizzando i metri quadrati di aree verdi che deve ricevere gratuitamente dai piani urbanistici già realizzati o approvati».A questo punto è partito il tentativo di accorpare le istanze in un’unica cordata, al fine di giungere a una mozione largamente condivisa da presentare sui banchi del consiglio comunale.Fonte: Il Cittadino
Ci viene chiesto dai nostri amici del blog " La Città dei Parchi" di condividere in Sandonatopoli questo ulteriore documento a testimonianza dell'iniziativa "Puliamo il Mondo" che si è tenuta il giorno 26 Settembre nell'area ex mercato di Via Di Vittorio, promossa e organizzata dal Circolo di Legambiente Melegnano in collaborazione con il WWF Sud Milano, per dare anche un segnale di solidarietà in favore della battaglia portata avanti dal Comitato Giù le mani dalla Campagnetta.
La Campagnetta tassello del futuro Parco della Vettabbia e opportunità di migliore qualità della vita per i cittadini di San Donato. Tutelare un po' di verde spesso vuol dire salvare molto di più che tutelare un angolo di natura. Crediamo che questo sia il caso della Campagnetta, piccolo lembo di terra incredibilmente rimasto tale in un'area densamente popolata e urbanizzata. Preservarlo significherebbe non solo migliorare la qualità della vita degli abitanti di Via di Vittorio (circa 6.000 abitanti che si affacciano lungo un km di strada), ma anche creare le basi per un nuovo grande parco per San Donato e tutto il sud Milano: il Parco della Vettabbia che si estende lungo lo storico percorso di questo ex canale navigabile e che vede lungo le sue sponde le abbazie di Chiaravalle e Viboldone e l’oasi WWF a Melegnano. Chiediamo quindi che l’Amministrazione di San Donato, la Provincia, il Parco Sud e la Regione Lombardia facciano quanto in loro potere per rendere subito realizzabile questo progetto e offriamo tutto il nostro appoggio e collaborazione al comitato "Giù le mani dalla Campagnetta”.
Il decollo del percorso partecipato per disegnare il domani urbanistico della città, si è tenuto venerdì sera tra turbolenze e malumori del pubblico.
Nella cornice di cascina Roma, ritenuta da molti sede inadatta per affrontare un tema di così elevato rilievo, i professionisti esperti che coordineranno le iniziative per coinvolgere i sandonatesi nella stesura del Pgt (Piano di governo del territorio), hanno illustrato il metodo con cui verranno condotti i lavori. Il primo approccio quindi è stato giocato su aspetti generali, con la suddivisione del tema in filoni tematici – insediativo, ambientale, mobilità, socio economico e altri -, su cui il gruppo di circa 60 presenti è stato chiamato ad illustrare le proprie priorità, mediante la distribuzione di foglietti adesivi e di bollini da attaccare sui relativi cartelloni. «Ma noi, che campione rappresentativo siamo?», hanno chiesto alcuni cittadini, lamentando la scarsa pubblicizzazione dell’evento. Non sono mancati nemmeno i suggerimenti. Si è alzata ad esempio la richiesta di inserire nel periodico comunale alcuni talloncini per sondare le opinioni dei sandonatesi, che potrebbero essere compilati da tutti i cittadini interessati, per essere infine indirizzati al comune, mediante dei punti di raccolta. È così partito con qualche “strattone” il lavoro per tracciare i binari su cui correranno i cambiamenti della città non solo sotto il profilo edificatorio. Gli esperti hanno annunciato che degli esiti di questi eventi verrà tenuto conto nell’elaborazione finale, ma i partecipanti hanno chiesto che l’impostazione dei lavori, dopo l’infarinatura d’insieme resa nota attraverso una serie di proiezioni, venga rivista. In ogni caso rispetto alle istanze del campione di comunità presente, i tecnici hanno mostrato apertura e disponibilità, impegnandosi a tenere in considerazione i suggerimenti del pubblico, al fine di allargare le occasioni rivolte ai residenti dei diversi quartieri di esprimersi. A questo punto dovrebbe quindi essere pubblicizzato un calendario di iniziative in cui potranno essere affrontati i temi di maggior rilievo per i diversi quartieri. I prossimi confronti potrebbero tenersi in aula consiliare, così come richiesto dagli stessi sandonatesi, ai quali verranno messe a disposizione nuove opportunità di prendere la parola. Nel frattempo, i residenti che stanno portando avanti la battaglia per la tutela del verde della Campagnetta, hanno colto al volo l’opportunità di lanciare decisi segnali, in attesa di poter approfondire quello che per i cittadini di via Di Vittorio costituisce una questione prioritaria.Fonte: Il Cittadino
Il comitato cittadino “Giu le mani dalla Campagnetta”, dopo gli ultimi sviluppi con le prese di posizione di esponenti del centrodestra a favore dell’area verde, punta a far sintesi, chiedendo alle forze politiche di farsi parte attiva per l’avvallo in consiglio comunale di un documento vincolante, che chiuda definitivamente la partita, scongiurando il rischio di una colata di cemento. La delegazione di cittadini sta diramando una lettera aperta affinché, come è stato fatto per i boschetti di Metanopoli, gli schieramenti che siedono in aula municipale diano un segnale che punti all’unico obiettivo di salvaguardare il verde dell’ex canale navigabile. «Riteniamo – mettono in evidenza i vertici del comitato -, che lo stesso impegno unanime il consiglio comunale debba assumerlo per tutelare l’unica area verde di una zona di San Donato che ne è priva: non sarebbe equo usare due pesi e due misure, a danno di un quartiere che è già abbondantemente svantaggiato rispetto alla dotazione di verde e che da anni aspetta la sistemazione a parco dell’unica area disponibile». Ai vertici del palazzo municipale viene inoltre chiesto uno specifico impegno riguardo il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione del parco. Nel frattempo parte anche un nuovo invito diretto a tutta la collettività di cittadini ad allearsi in questa battaglia, sottoscrivendo la petizione. I promotori ribadiscono infatti che «il Parco va a beneficio non solo di via Di Vittorio, ma di tutti i sandonatesi». Pertanto, proseguiranno i banchetti in occasione dei mercati, mentre per chi preferisce muoversi in rete è ancora possibile sottoscrivere il documento online sul sito www.giulemanidallacampagnetta.blogspot.com. E in una parentesi in cui si stanno alzando una serie di reazioni politiche, un segnale arriva da Rifondazione comunista, con una bozza di mozione da portare sui banchi del dibattito. «Proponiamo a tutti i gruppi consiliari – ricorda il capogruppo di Rifondazione, Massimiliano Mistretta - di incontrarsi per giungere ad un documento il più ampiamente condiviso che possa ottenere il voto favorevole del consiglio comunale, accogliendo le istanze di salvaguardia della Campagnetta con la creazione di un parco sull’intera area».A questo punto, la partita passa nelle mani delle altre forze politiche che, dopo aver preso posizione, dovranno definire la strategia di intervento. In quanto, l’esito finale dovrà avere dalla sua parte i numeri di una cordata di partiti pronti ad allearsi per compiere il passo decisivo, che superi i singoli schieramenti. Ed è proprio quello che si augurano i residenti, che da tempo sollecitano una sinergia che sia capace di trasformare le intenzioni e le prese di posizione in atti finalmente concreti.Fonte: Il Cittadino
Per Luca Squeri, esponente del Pdl, esiste la possibilità di conciliare l’esigenza dei residenti e del privato proprietario dei terreni.Proposta dell’assessore provinciale per salvare l’oasi dal cemento.
Sulla vicenda dell’ex canale navigabile adesso interviene l’assessore provinciale Luca Squeri. L’esponente sandonatese del Pdl illustra la sua “formula” per salvare l’area verde dalla annunciata colata di cemento, dando così seguito al coro di 1.500 cittadini che hanno firmato la petizione “Giu le mani dalla Campagnetta”. I 53mila metri quadrati di verde che danno respiro ad un affastellamento di 6mila abitanti in 800 metri di strada, in base all’esponente del principale simbolo di centrodestra, che ieri ha diramato un documento stilato con l’appoggio di legali ed urbanisti, possono essere infatti parte integrante del Parco agricolo urbano della Vettabbia. «La Campagnetta - viene ricordato da Squeri - risulta essere il cruciale corridoio verde che collega l’Abbazia di Chiaravalle e l’Abbazia di Viboldone: proprio per questo uno studio della regione Lombardia e dell’Unione europea la indicano come «risorsa fondamentale del Parco agricolo urbano della Vettabbia». L’obiettivo perseguito, secondo Squeri, può trovare sintesi in questi tre passaggi: «Non autorizzare nessun progetto di edificazione; prevedere, nel nuovo Pgt (Piano generale del territorio), che all’intera area della Campagnetta sia attribuita la destinazione urbanistica più consona ed adatta per la sua effettiva integrazione nel Parco agricolo urbano della Vettabbia, senza alcuna allocazione edificabile; individuare, nel nuovo Pgt, gli strumenti opportuni per contemperare la funzione di parco agricolo urbano». I rapporti con il privato, sempre in base al documento posto sul tappeto, potrebbero essere definiti con gli strumenti messi a disposizione dalla legge regionale 12. Gli elementi tecnici sono confluiti in ogni caso in uno studio, che è a disposizione dei vertici del comune e di tutti gli interessati ad approfondire quella che viene presentata come una via di uscita per chiudere lo spinoso capitolo. Alla vigilia dell’avvio del percorso dedicato a stilare un nuovo disegno della città sotto l’aspetto urbanistico, focalizzandosi su un tema che negli ultimi due anni è stato al centro del dibattito locale, Squeri ribadisce: «È chiaro che sussistono tutti gli strumenti tecnici per trasformare la Campagnetta in un parco pubblico, in accordo alla volontà popolare. Il destino dell’area è in mano all’amministrazione comunale e alle scelte che vorrà fare: scelte che sono di ordine politico ed economico e che devono sempre essere guidate dai principi del buon governo, per rispondere alle reali esigenze di tutti i nostri concittadini. Questa deve essere finalmente un’amministrazione dei fatti e non delle promesse». La mobilitazione per salvaguardare la Campagnetta, dopo il confronto che le diverse forze politiche hanno avuto con il comitato, sembra quindi stia diventando una questione che riguarda tutti gli schieramenti.Fonte: Il Cittadino
Il futuro della Campagnetta di via Di Vittorio tornerà in primo piano nel consiglio comunale di domani sera, che si aprirà con due interrogazioni presentate dal capogruppo di Rifondazione comunista, Massimiliano Mistretta. Entrambe guardano al tratto dell’ex canale navigabile di via Di Vittorio, per il futuro del quale è in atto una mobilitazione di cittadini, decisi a scongiurare il rischio di assistere all’ennesima colata di cemento. A seguire, l’esponente dei Verdi Marco Menichetti porterà l’attenzione sulla scuola di via Martiri di Cefalonia che è inagibile a seguito del crollo del controsoffitto. Ma nella seduta che precede la pausa per le vacanze, alcuni gruppi di minoranza porteranno anche l’attenzione sul progetto urbano di piazza della Chiesa, con una mozione, che è stata proposta dal capogruppo della lista “L’altra San Donato”, Francesco Forenza, e sottoscritta anche da altre forze politiche. Al centro del dibattito, l’esecutivo di centrodestra porrà una variazione di bilancio e il Piano del diritto allo studio, in cui verranno tracciate le linee guida dei servizi dedicati agli alunni sandonatesi per il prossimo anno scolastico. In esame anche l’approvazione del “Regolamento per la disciplina delle missioni e del rimborso delle spese sostenute dagli amministratori”, con determinazione dei rimborsi. Fonte: Il Cittadino
Iniziamo questo esercizio domenicale. Giù le Mani, Su le Mani.
Tutti insieme per fermare la speculazione, noi firmiam la petizione! Vi ricordiamo che la petizione per salvare dalla cementificazione la Campagnetta ( ex canale navigabile) si può firmare on line a questo indirizzo
Il destino della Campagnetta passa anche per Recsando, il sito internet di San Donato, che proprio nei giorni scorsi ha avviato un sondaggio. Cosa vorresti che si facesse in uno degli ultimi spazi verdi rimasti in città, appunto la Campagnetta? Questa la domanda rivolta ai navigatori della rete civica. Tutti possono dire la loro previa registrazione dell’identità per verificare l’attendibilità di chi vota. I risultati per ora non sembrano avere storia, configurando uno dei sondaggi meno combattuti fra quelli lanciati dal social network negli ultimi dieci anni. L’area che corre a fianco di via Di Vittorio è destinata a diventare parco: si va, allo stato attuale, verso questa “sentenza” della larghissima maggioranza che ha detto la sua con un click al computer. Così come è - cioè nè parco, nè quartiere nè zona agricola - la Campagnetta piace però a pochi: sono quell’1,5 per cento che si dichiara contrario a mettere le mani in qualunque modo sulla zona, anche senza costruire un solo mattone ma semplicemente piantando alberi. La parte assolutamente preponderante sono i pro-parco. Il 94,5 per cento dei navigatori di Recsando ha barrato la casella favorevole all’istituzione di un nuovo spazio verde a servizio dei residenti nella zona Ovest di San Donato. In totale le altre due opzioni (strada per via Di Vittorio e nuovo quartiere) raggiungono il quattro per cento. C’è un 2,5 che non vorrebbe nuove case, ma apprezza comunque l’ipotesi di migliorare la viabilità del quartiere di Vittorio-Parri realizzando almeno una nuova strada. La prospettiva di un insediamento - in altri termini dei famosi 250 nuovi appartamenti di cui si discute - incontra l’adesione dell’1,5 per cento dei votanti. In altri termini la prospettiva di un mattone a prezzi forse migliori di quelli attuali entusiasma poco gli utenti della storica rete internet locale. In questo modo si aggiunge un nuovo tassello nella spinosa questione del prato che sopravvive in mezzo ai palazzi. Proprio alla fine della scorsa settimana il Comitato “Giù le mani dalla Campagnetta” ha rivolto all’amministrazione comunale un nuovo sollecito a manifestare con chiarezza cosa prospetta il Pgt-Piano di Governo del territorio, sull’area ex Canale. Fonte: Il Cittadino
esprimiamo il nostro apprezzamento per il comunicato stampa del 20 maggio con il quale esprimete il vostro appoggio alla battaglia degli abitanti di Via Di Vittorio per la salvaguardia della Campagnetta.
Come certamente saprete, la petizione approvata nell’assemblea pubblica svoltasi il 16.12.2008 chiede di non consentire la costruzione di edifici ed infrastrutture sulla Campagnetta, di realizzare un vero parco pubblico sull’intera area riqualificando così l’intero quartiere, di coinvolgere i cittadini nella progettazione del parco. La petizione ha raccolto nel quartiere oltre 1.600 firme di adesione: una prima consegna di firme al Sindaco è avvenuta il 27.3.2009.
Il nostro Comitato è impegnato da diversi mesi in difesa di un Parco senza cemento sull’intera area della Campagnetta,. Non ci fermeremo qui, la nostra azione continuerà per tutta San Donato: continueremo a raccogliere firme attraverso i nostri banchetti, online attraverso il nostro blog all’indirizzo http://firmiamo.it/giulemanidallacampagnetta e continueremo con le iniziative sul territorio. Riteniamo infatti che, se un quarto della popolazione di San Donato è privo di aree verdi, questo problema debba riguardare tutta la città e che la realizzazione del Parco sulla Campagnetta sia un beneficio non solo per il quartiere Di Vittorio ma per tutta San Donato.
Vogliamo sottolineare che immediatamente e tempestivamente abbiamo aderito con le nostre firme alla petizione da voi promossa per la difesa delle aree verdi di Metanopoli, convinti come siamo che le aree standard vadano salvaguardate tutte. Per quanto riguarda la Campagnetta, riteniamo la sua difesa doverosa perché si tratta dell’unica area con la quale si può rimediare, sebbene solo in parte, alla mancanza di verde di un quartiere dove vivono 6.000 persone (8.000 considerando anche Certosa); la riteniamo necessaria e prioritaria per stabilire una più equa distribuzione delle aree verdi sul territorio sandonatese.
Per questo il Comitato “Giù le mani dalla Campagnetta” ritiene, non per motivi particolaristici ma per motivi di equità, che - all’interno dello slogan da voi citato “San Donato città dei parchi” - il parco della Campagnetta debba essere considerato quello prioritario.
Ci rivolgiamo quindi a voi, associazione ambientalista, chiedendovi di sostenere la priorità del Parco Campagnetta, di dare il vostro appoggio a questa battaglia, di far girare l’indirizzo della petizione http://firmiamo.it/giulemanidallacampagnetta e l’invito a sottoscriverla. attraverso le vostre mailing list e i sottoscrittori della petizione in difesa delle are verdi di Metanopoli.
Vi ringraziamo per il vostro contributo e vi invitiamo ad un incontro di approfondimento.
Dai boschi dell'ENI alla Campagnetta, quale sarà il futuro del verde di San Donato?
Vogliamo ringraziare ufficialmente tutti coloro che hanno avuto a cuore le sorti dei boschetti di proprietà dell'ENI e - pur non avendo avuto ancora alcuna notizia sull'esito finale - vogliamo essere fiduciosi sul fatto che le amministrazione comunale e provinciale abbiamo veramente acquisito a bene pubblico questi importanti luoghi verdi cittadini.
Intanto, abbiamo valutato in modo molto positivo che maggioranza e minoranza di San Donato abbiano espresso un voto unanime su tematiche ambientali che, spesso, portano a scelte contrapposte e talvolta conflittuali!
Siamo davvero orgogliosi e contenti del consenso che la nostra petizione ha riscontrato: alla data dell'asta, le firme erano intorno a 1200, adesso siamo a quota 1600.
Le sfide per una migliore qualità della vita e per la tutela del territorio non si fermano però qui: ci sentiamo di esprimere tutto il nostro appoggio per quanto concerne la battaglia degli abitanti della Via di Vittorio per la salvaguardia della cosiddetta "Campagnetta".
Con questo intendiamo dire che vorremmo che venisse realizzato questo tassello del più ampio progetto della "Città dei Parchi".
Il WWF quindi si rende disponibile ancora di più quale supporto affinché venga garantito alla città questo importante ambiente.
Incontro Pubblico dell' 8 Maggio 2008 - al Salone Marchetti - Via Parri Per unparcosenza cemento sulla Campagnetta: Posizioni a confronto. Filmato completo del dibattito, ripreso da RecSando.TV
“Per un parco senza cemento sulla Campagnetta: posizioni a confronto”, che si terrà stasera a partire dalle 21 presso il salone Marchetti di via Parri. Partecipate numerosi!
INCONTRO PUBBLICO Per un parco senza cemento sulla Campagnetta: posizioni a confronto
La straordinaria risposta dei cittadini alla petizione che chiede la realizzazione di un parco sull’intera area della Campagnetta (ex canale navigabile) ha reso evidente l’esigenza sociale di un vero parco senza intasare di ulteriore cemento il quartiere.
QUALI RISPOSTE DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DALLE FORZE POLITICHE? Potremo discuterne insieme nell’incontro di venerdì 8 Maggio 2009
ALL’INCONTRO PUBBLICO SONO STATI INVITATI:
il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Comunali, forze politiche e associazioni ambientaliste
Con questa iniziativa il Comitato intende dar vita ad un confronto pubblico tra i cittadini ed i vari soggetti istituzionali e politici, in modo che ciascuno possa esprimere le proprie valutazioni e posizioni in merito, indicando quale futuro prevede per quest’area e quali impegni intende assumere.
Per avere un quartiere verde e vivibile è fondamentale l’impegno concreto dei cittadini
PARTECIPATE NUMEROSI
a questo importante momento di confronto pubblico su un tema così importante per il quartiere
L’appello dei cittadini ha raggiunto il municipio.
Il documento corredato di 1.500 firme di sandonatesi che si sono uniti al coro “Giu le mani dalla Campagnetta”, ha raggiunto le scrivanie del comune nella giornata di venerdì. Il bilancio dell’attività sino ad ora svolta in favore e a difesa dell’oasi verde, verrà illustrato nel corso di una manifestazione prevista per sabato pomeriggio, in cui il comitato contraddistinto dallo slogan che da diversi mesi sta rimbalzando in via Di Vittorio, ha organizzato una “Festa di primavera”: a partire dalle 14.30 fino alle 19 oltre ad attrattive per i più piccoli, è stata programmata una mostra con foto, video e altro materiale informativo che racconterà le principali tappe di questa battaglia contro la temuta colata di cemento sull’ex canale navigabile. Saranno distribuiti inoltre striscioni e bandiere, mentre chi non ha ancora firmato potrà comunque aderire al documento che, in base ai numeri forniti, sembra aver già contato su un’elevata partecipazione da parte della comunità locale. I partecipanti vengono inoltre invitati a portare la macchina fotografica per scattare alcune immagini rappresentative dell’evento, che andranno a far parte di una carrellata di testimonianze. Ma ci sarà anche un momento di confronto tra i cittadini, i quali potranno pure lanciare idee per un progetto alternativo alle case, che si basa sulla realizzazione di un parco. «Ricordiamo - viene sottolineato in una nota diramata ieri -, che attualmente l’area della Campagnetta non è edificabile, che i proprietari non hanno alcun diritto edificatorio, e che l’area può diventare di proprietà pubblica senza che il comune debba prevedere particolari e gravosi investimenti, utilizzando i metri quadrati standard, che il comune deve ancora ricevere gratuitamente. I proprietari riceverebbero il prezzo previsto dalle norme attuali ed il quartiere avrebbe finalmente un po’ di verde». Attenzione quindi ancora puntata sulla fascia verde di territorio in mano ad un privato, il quale nei mesi scorsi si sarebbe fatto avanti con una proposta edificatoria che è stata contrastata sin da subito, con una serie di iniziative messe in pista dalla delegazione spontanea presieduta da Renato Manelli. E, in base a quanto annunciato sulla carta, la campagna andrà avanti con ulteriori momenti aperti a tutti. «Con la loro firma e la loro mobilitazione - ricordano gli organizzatori della protesta -, gli abitanti dicono al sindaco, alla giunta, ai consiglieri comunali e alle forze politiche di San Donato che il quartiere non è disposto ad accettare passivamente la cementificazione dell’unica area con la quale si può rimediare alla mancanza di verde per 6mila cittadini sandonatesi». Fonte: Il Cittadino
FESTA DI PRIMAVERA per un PARCO PUBBLICO sulla "Campagnetta" senza case e senza cemento.
SABATO 4 APRILE 2009 dalle ore 14.30 alle ore 19.00 presso il giardino pubblico di Via di Vittorio - vicino al'asilo nido
PROGRAMMA
GIOCHI E ATTIVITA' PER I BAMBINI Labortaori di Pittura, manipolazione, creta, creazione oggetti, drammatizzazione e giochi vari con animatori ed esperti di arti grafiche
MOSTRA, MATERIALE INFORMATIVO E DIBATTITO sul futuro della Campagnetta (ex canale navigabile)
"LA CAMPAGNETTA COME LA VORREI" Proposte e idee per un Parco di Quartiere, iniziative per ottenere un parco sull'intera area senza ulteriori colate di cemento.
MERENDA A META' POMERIGGIO Portate la macchina fotografica per creare un archivio fotografico della festa.
L’idea ha preso quota sabato, ma in alcuni balconi di via Di Vittorio, nella giornata di ieri si vedeva già sventolare qualche bandiera con lo slogan “Giù le mani dalla Campagnetta”.
Alcuni sandonatesi hanno così colto al volo il nuovo spunto lanciato dal comitato presieduto da Renato Manelli, che si è costituito su iniziativa spontanea di un gruppo di residenti - appoggiati da Rifondazione comunista - i quali hanno dato avvio ad una mobilitazione con il fermo intento di opporre un deciso “no” al rischio di cementificazione dell’ex canale navigabile. «Invitiamo - viene evidenziato in una nota stampa - tutti coloro che hanno a cuore la vivibilità del quartiere e della nostra città a mettere una bandiera sul proprio balcone, a firmare la petizione, a far girare la comunicazione per far crescere il numero di adesioni. Si può firmare anche on-line attraverso il blog del comitato http://giulemanidallacampagnetta.blogspot.com». Riguardo invece la petizione, come annunciato recentemente, il documento di carattere apolitico, che è stato quindi divulgato senza simboli partitici, ha raggiunto le 1.500 sottoscrizioni. Il bilancio viene tratteggiato dalla stessa delegazione, che ricorda: «Gli elettori del quartiere che hanno finora firmato la petizione rappresentano oltre il 30 per cento degli elettori di via Di Vittorio e via Parri, un risultato che dovrebbe consigliare qualche saggia riflessione al sindaco e alle forze politiche che non si sono ancora espresse per la realizzazione di un parco sull’intera area, senza ulteriore cemento». Ma vengono anche annunciate ulteriori iniziative che saranno rese note sullo spazio Internet dedicato a questa battaglia. l’amministrazione nei mesi scorsi ha assicurato che all’attivo c’è solo una proposta edificatoria del privato, senza alcuna decisione ufficiale in merito. Intanto, la gente chiede la realizzazione di un parco. Fonte: Il Cittadino
«Abbiamo raccolto quasi mille 500 firme per la Campagnetta: in pratica uno su due cittadini votanti di via Di Vittorio ha sottoscritto la petizione».
Il comitato «Giù le mani dalla Campagnetta», inizia a tirare le somme della raccolta firme che da alcuni mesi sta rimbalzando per il quartiere, dove si sono tenuti banchetti e altre iniziative di protesta, mosse dall’obiettivo di dire no al rischio di nuove edificazioni nella zona dell’ex canale navigabile. In primo piano torna così un’area guardata dai cittadini - sostenuti anche dal gruppo di Rifondazione comunista -, come un potenziale sfogo al popoloso quartiere decentrato di San Donato, che conta circa 8mila abitanti. Tra le novità introdotte nelle scorse settimane, in cui è stata annunciata la costituzione di un comitato, figura in particolare il blog (http://giulemanidallacampagnetta.blogspot.com), dove alcuni residenti hanno potuto aderire on line al corale documento, che gli esponenti della delegazione a breve dovrebbero presentare in comune. Nello spazio web, oltre alle immagini del terreno in mano ad un privato, sono a disposizione dei visitatori una serie di documenti che raccontano la battaglia condotta a salvaguardia dell’appezzamento verso il quale i residenti stanno mostrando particolare affezione. A promuovere le iniziative sono una ventina di sandonatesi coordinati dal presidente Renato Manelli e della vicepresidente Mimma Gentile, segreteria cittadina di Rifondazione comunista, che sin dall’inizio di questa vicenda ha però tenuto a chiarire la veste apolitica della petizione, il cui testo non contiene simboli di partiti. La vicenda è già sbarcata anche in consiglio comunale, con una mozione presentata nei mesi scorsi dal consigliere della lista di opposizione “L’altra San Donato”, Francesco Forenza, mentre il sindaco Mario Dompé, all’inizio della protesta, è intervenuto con un comunicato stampa in cui ha messo in evidenza che per il momento esiste solo una proposta del privato, rispetto alla quale a livello istituzionale non è stata assunta alcuna decisione. Ma, il gruppo di abitanti, temendo nuovi sviluppi, ha dato avvio ad una mobilitazione popolare, che sembra essersi arricchita di adesioni. Gli aggiornamenti su questo tema di largo interesse per la comunità locale vengono in ogni caso inseriti nel blog, dove i visitatori potranno trovare materiale, insieme a sondaggi e ad altri elementi che raccontano una partecipata pagina della vita cittadina. Fonte: Il Cittadino