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giovedì 18 giugno 2009

San Donato - Il popolo di Internet si schiera compatto: «Salviamo la cascina»

Internet diventa ancora una volta teatro di una vera e propria mobilitazione per salvare l’antico patrimonio sandonatese di cascina Ronco.

Dopo la raccolta di firme on line degli anni scorsi, che fu ospitata sulla rete civica Recsando, il patrimonio sandonatese di proprietà di un’immobiliare, che è gestito da oltre 70 anni dalla famiglia Villa, è sbarcato su Facebook, il noto social network, coinvolgendo molti frequentatori della rete che non vogliono rassegnarsi alla trasformazione di un gioiello rurale in un complesso residenziale. In poco tempo sono stati totalizzati 400 contatti. Nonostante per il momento rimanga chiusa al pubblico, la cascina è riuscita ancora una volta a conquistarsi molte simpatie di persone che vorrebbero per quella struttura un futuro in continuità con la tradizione. Come ricordano gli imprenditori agricoli, nonostante le traversie degli ultimi tempi, l’attività in cascina, come vuole anche la stagione, è più intensa che mai. Sebbene la proposta di sviluppo immobiliare che nei mesi scorsi sarebbe stata avanzata dalla proprietà al comune stia creando un clima di incertezze, c’è la determinazione ad andare avanti. Prosegue infatti a pieno ritmo il lavoro nei campi immersi nel Parco Agricolo Sudmilano, in base ad un fitto calendario che non si è mai interrotto. Unico segnale negativo per il momento rimane la chiusura dei cancelli al pubblico, richiesta dalla proprietà per questioni di sicurezza, che ha interrotto la sequenza di iniziative del “Teatro di stalla”, attivo nel recente passato proprio all’interno della struttura. Potrebbero essere effettuati quegli interventi di recupero di alcune parti, ma prima di tutto occorrono certezze sul futuro, che al momento non ci sono ancora. Certo è che la cascina ha molti “amici” ed è al centro di una rete di relazioni spontanee che sono cresciute nel tempo, grazie all’ospitalità, che non è mai mancata. La dimostrazione è ancora una volta arrivata puntuale, con i messaggi di Facebook, nei quali si chiede appunto la conservazione a fini agricoli dell’antico complesso rurale. Fonte: Il Cittadino

martedì 16 giugno 2009

San Donato - Cala il sipario sul teatro di cascina Ronco

Cancelli chiusi al pubblico ma gli spettacoli non verranno nemmeno proposti in altre zone della frazione di Poasco. Il complesso rurale non ospiterà la tradizionale rassegna estiva.

Niente più “Teatro di stalla” a Cascina Ronco. Con l’arrivo della bella stagione, per la prima volta dopo cinque anni ininterrotti di un’ attività che ha visto la compagnia amatoriale di Poasco regalare tante serate di svago ad un affezionato pubblico, con ospiti d’eccezione ed eventi di richiamo, la tradizione si interrompe bruscamente. Di fronte ad un incerto futuro per la pregiata cascina cinquecentesca, in mano ad una società immobiliare, che nei mesi scorsi si è già fatta avanti con l’intenzione di trasformare in un complesso residenziale il bene che da oltre settant’anni viene gestito dalla famiglia Villa, i cancelli rimarranno rigorosamente chiusi. In realtà rimasero serrati anche nel 2008, su indicazione del proprietà che per ragioni di sicurezza aveva vietato eventi aperti al pubblico, ma in quell’occasione, dal momento che erano ormai state invitate band musicali e attori, i promotori decisero di fare lo sforzo di trasferire il palco in altri punti della frazione e di assicurare comunque alla comunità locale le occasioni di svago, che hanno richiamato più volte anche persone provenienti da fuori. «Era stato un grande impegno - dice Alessandra Villa -, anche perché una volta in cascina lasciavamo montato il palco, mentre l’anno scorso ogni volta l’allestimento è stato smontato nella stessa serata. Purtroppo, per il momento a malincuore abbiamo dovuto fermarci, di questo ci dispiace molto, soprattutto per le tante persone che hanno dato soddisfazione al nostro lavoro». Non solo. Se nelle passate estati la cornice rurale che sorge ai confini del Parco Agricolo Sudmilano era ormai solita ospitare feste di associazioni locali, piuttosto che visite guidate per i bambini, anche queste iniziative verranno annullate. In attesa di certezze sul domani di questo patrimonio rurale che, per proseguire con continuità necessiterebbe di alcuni lavori, il motore che si era trasformato in una ricca fucina di proposte di aggregazione, per il momento si spegne.
Molti frequentatori di cascina Ronco, che hanno seguito con apprensione gli sviluppi di una vicenda su cui pesa il parere della Soprintendenza - che avrebbe concesso trasformazioni d’uso, purché siano mantenute le linee architettoniche esistenti -, si stanno accorgendo di un silenzio di cui Poasco non era più abituata. Del resto, il “Teatro di stalla”, che si basava sul volontariato e sulla passione di una compagnia amatoriale, per il momento non ha più una casa. Dopo le mobilitazioni degli anni scorsi, ora rimangono una serie di punti interrogativi legati ad una partita puntata sull’antico immobile della frazione.
Fonte: Il Cittadino

venerdì 20 febbraio 2009

San Donato - Disegni e pensieri degli alunni: «Non distruggete cascina Ronco»

Appello degli studenti della scuola di Poasco per salvaguardare il complesso rurale.

«Io mi chiedo: dove metteranno gli animali? Vi prego non distruggete la cascina, noi tutti piangeremo». L’appello per cascina Ronco si alza da un bimbo di 8 anni che frequenta la scuola elementare di Poasco. Il piccolo alunno, insieme ad un centinaio di altri bambini della stesso complesso didattico, con disegni e frasi ha rivolto un accorato appello in favore della cinquecentesca struttura agricola legata alla tradizione rurale del territorio. Dopo il crollo di una parte di tetto del complesso, schiacciato da un cumulo di neve, la stessa infanzia locale che ha più volte trovato aggregazione nel cascinale della frazione sandonatese dove non è mai mancata l’ospitalità, si è così dimostrata compatta e ricca di idee nel chiedere tutela verso un bene a cui tutta la comunità è particolarmente affezionata. Sono numerose le immagini in cui si staglia la cascina che, in base alle ultime notizie, sta correndo il forte rischio di trasformarsi in un complesso di appartamenti, dove come richiesto dalla Sovrintendenza, verrebbero mantenute le linee architettoniche, ma scomparirebbe l’attività agricola. I giovanissimi studenti si sono quindi espressi con efficace semplicità, ricordando gli animali, le piante, chiedendo che non venga demolita, ma solo «aggiustata», disegnando ciò che è rimasto loro più impresso della struttura che hanno sotto gli occhi da sempre e che appare così diversa dalle altre case. «Se vuoi - dice un altro giovanissimo di Poasco - che una bellissima, carinissima e divertentissima cascina venga buttata giù, fai pure, noi saremo tristi. Questa cascina ha tantissimi animali che sono intelligenti e simpatici e delle piante bellissime, dei cani che sono simpatici. Se vuoi che tutto questo vada via, non sei molto intelligente se vuoi che rimanga, sei molto intelligente». Ne è sortita una variopinta sequenza, che fa bella mostra nell’atrio della scuola. Il comitato genitori - che si è già mostrato in più circostanze molto attivo e attento al mondo della scuola - in una recente riunione ha chiesto che questo bell’esempio, nato dalla spontaneità di tanti piccoli protagonisti, possa uscire dalla scuola, per raggiungere le strade di Poasco. La decisione verrà valutata con il comitato cittadino, ma l’idea è di plastificare i disegni e appenderli in alcuni punti strategici della frazione, dove tante volte anche i residenti hanno mostrato una preoccupazione per il futuro di quel complesso che è stata condivisa anche dal resto della città. Basta pensare che l’appello dei giovanissimi, a cui si uniscono anche i loro genitori, ha raggiunto il mondo di Internet, per approdare su Facebook, nello spazio “Cascina Ronco forever”, dove in poco tempo ha già totalizzato quota 220 contatti. Insomma, è scattata una vera e propria mobilitazione, che conta anche sul convinto appoggio dei più piccoli.

Fonte: Il Cittadino

giovedì 5 febbraio 2009

San Donato - Appello dei cittadini: «Niente cemento per cascina Ronco»

Il sindaco ha offerto garanzie durante un’assemblea pubblica.

Nonostante gli accorati appelli dei cittadini, per la cinquecentesca cascina Ronco di San Donato si prospetta un futuro con nuove costruzioni. La struttura verrà probabilmente trasformata in un complesso immobiliare, che sotto il profilo estetico conserverà le proprie linee originarie, mentre sotto il piano funzionale cambierà destinazione. Il futuro della tradizionale struttura che sorge ai margini del Parco agricolo Sudmilano è stato dibattuto nell’incontro pubblico che si è tenuto martedì a Poasco alla presenza del sindaco Mario Dompè e dei vertici del comitato cittadino, i quali hanno espresso preoccupazioni. «Per quanto riguarda cascina Ronco non ho mai trovato una voce a favore del cambiamento rispetto a quella che è la sua tradizione» ha affermato il vice presidente della delegazione locale, Maurizio Franceschini, il quale per l’occasione ha manifestato anche una serie di timori - condivisi dagli altri esponenti del comitato - per i terreni che corredano il tratto agricolo locale. Anche dal pubblico si sono alzate voci di allarme, riguardo il rischio di colate di cemento che darebbero continuità ad una vasta area urbana che si estenderebbe da Opera, fino a San Donato e a San Giuliano. Ferme rassicurazioni sono arrivate dal sindaco Mario Dompé, che ha ricordato: «Quest’area del Parco agricolo Sudmilano ha particolare importanza non solo per il nostro territorio, ma per tutta la provincia di Milano, visto che è una delle poche zone agricole rimaste». Mentre il discorso cambia per la cascina, dove «il Piano regolatore prevede una trasformazione». Il sindaco ha spiegato che «la proprietà si era fatta avanti l’anno scorso con una proposta e che in questi giorni ha chiesto un nuovo appuntamento». A quel punto i portavoce dei cittadini hanno chiesto di essere coinvolti nelle prossime decisioni. Sempre in tema urbanistico, i residenti della frazione hanno voluto chiarimenti per quanto concerne il Piano di governo del territorio che - è arrivata una conferma ufficiale - ha ottenuto una proroga di due anni, rispetto al termine inizialmente fissato per fine marzo. Riguardo alla partecipazione popolare, in questa fase in cui è in avvio la procedura relativa alla stesura del Vas (Valutazione impatto ambientale), il sindaco ha spiegato che i cittadini potranno intervenire «mediante un sito Internet, che dovrà essere aperto». Ci sono inoltre nuove opportunità per i residenti della frazione che vogliono prendere contatti con i rappresentanti del comitato. La presidente Giusy Quaranta, ha infatti annunciato: «Tutti gli ultimi lunedì del mese, ci riuniremo a porte aperte: chi vorrà avanzare segnalazioni potrà così incontrarci personalmente».

Fonte: Il Cittadino

mercoledì 14 gennaio 2009

Crolla un tetto sotto il peso della neve nella cinquecentesca cascina Ronco

Tra i danni causati dalla nevicata di settimana scorsa, un particolare scotto lo ha pagato il tetto della cinquecentesca cascina Ronco di Poasco.

È con apprensione che i residenti sandonatesi segnalano gli evidenti dissesti della struttura storica che sorge ai bordi del Parco agricolo Sudmilano, unico esempio di cascina funzionante presente sul territorio di San Donato, dove la copertura a tegole di una parte del complesso è franata, sotto il peso del manto bianco che è sceso abbondante nei giorni scorsi. Indubbiamente, l’episodio ha riportato l’attenzione sui rischi che incombono sull’edificio di proprietà di una società immobiliare, che da settant’anni viene gestito dalla famiglia di conduttori agricoli Villa. Un complesso che in passato è stato punto di riferimento di feste e momenti di aggregazione che hanno coinvolto l’associazionismo locale, nonché privilegiata cornice per le iniziative messe a disposizione della cittadinanza dalla compagnia del “Teatro di stalla”. Da quasi un anno la proprietà ha chiesto che venissero chiusi i cancelli alla presenza di pubblico: un segnale che fu visto con preoccupazione dalla cittadinanza, accomunata dal timore che in futuro la cascina possa trasformarsi in u complesso residenziale. Da allora, un gruppo di sandonatesi sta seguendo con attenzione gli sviluppi della vicenda, nell’auspicio che venga salvaguardata la funzione agricola e di memoria storica di cascina Ronco.

Fonte: Il Cittadino

venerdì 14 novembre 2008

Un residence al posto di cascina Ronco


La storica struttura rurale del Cinquecento potrebbe essere convertita in abitazioni: l’amarezza della famiglia Villa.A rischio l’attività dell’azienda agricola ospitata nel complesso.

Su cascina Ronco pesa come un macigno il possibile futuro a scopo residenziale dell’area su cui sorge lo storico complesso rurale: un’operazione immobiliare che rischia di schiacciare l’unico esempio rimasto sul territorio sandonatese di cascina perfettamente funzionante. La famiglia Villa, imprenditori che da oltre 70 anni mandano avanti l’attività in piena sintonia con una lunga tradizione, conta sulla solidarietà delle associazioni e di tutti gli affezionati al pregiato angolo dove è protagonista la struttura che sorge ai confini del Parco Agricolo Sudmilano, rimanendo però per una manciata di metri, fuori dalla fascia protetta.
«Purtroppo tra le ipotesi edificatorie che si profilano su Poasco è stata ventilata anche l’idea di coinvolgere la cascina - spiega con rammarico Alessandra Villa -: lo dimostrano del resto i verbali di un incontro del comitato incentrato sulle prospettive future per la frazione. Recentemente abbiamo avuto anche una visita da parte della Soprintendenza, che sembra abbia mostrato una certa apertura riguardo la possibile approvazione di un nuovo progetto: basta che non venga stravolto l’impianto architettonico». Ormai i cancelli dell’edificio che per lungo tempo ha rappresentato un luogo di aggregazione, sono chiusi al pubblico dall’aprile scorso, così come richiesto dalla proprietà, a seguito di una serie di perizie. Proprio in quel periodo tornarono ad alzarsi alcuni decisi segnali di allarme, così come era avvenuto in passato, quando circa 4mila cittadini di San Donato si unirono in una petizione per la salvaguardia della cascina cinquecentesca, che rappresenta un patrimonio storico per questo tratto di Sudmilano. Ma se l’emergenza degli anni scorsi è poi rientrata, in questo caso sembra che il domani del gioiello sandonatese sia appeso ad un filo, ricco di incertezza. Non tanto per le aree agricole circostanti, che verranno comunque tutelate, quanto soprattutto per la struttura che da alcuni secoli rappresenta un pregiato punto di riferimento per Poasco, i cui trascorsi si specchiano nella storia del vicino tratto meneghino di Chiaravalle. Tra gli elementi di particolare valore, figura il mulino ancora funzionante, che dopo alcuni interventi di ristrutturazione è stato recentemente riattivato, rivelando solidi ingranaggi, che hanno attirato l’attenzione di appassionati di storia locale, ma anche l’interesse di personaggi che hanno memoria dei tempi andati. Questi i motivi per cui la famiglia Villa, che ha dimostrato negli anni un’affezione particolare alla cascina, di fronte all’idea che il complesso rurale si trasformi in appartamenti, non nasconde la sua grande amarezza.
«In attesa di avere notizie più sicure sulle intenzioni della proprietà - conclude pertanto Alessandra Villa, che appare determinata -, non escludiamo iniziative che tornino a tenere alta l’attenzione della cittadinanza sui grossi rischi che sta correndo cascina Ronco».
Fonte: Il Cittadino

venerdì 20 giugno 2008

Cascina Ronco - Antico Mulino ...



Come si puo' distruggere una Cascina, dove l'agricoltura è il pane quotidiano, dove è in funzione uno dei mulini piu' antichi del mondo!
Come si può distruggere ciò che Dio ha creato!

Cascina Ronco è in pericolo. Impediamone la distruzione


La minaccia del Cemento grava su Cascina Ronco
«La cascina Ronco è in pericolo».
Il nuovo grido di allarme si è alzato da Rifondazione comunista che ieri ha divulgato per la frazione di Poasco una serie volantini tesi a sensibilizzare la collettività sui rischi che stanno coinvolgendo l’unico esempio di complesso agricolo funzionante a San Donato.«Le nubi grigie del cemento che da anni minacciano Cascina Ronco sono ricomparse, suscitando grande preoccupazione», si legge nel documento con cui i bertinottiani tornano a tenere alta l’attenzione sullo spinoso capitolo. Peraltro sempre Rifondazione nei mesi scorsi ha protocollato una mozione, tesa a chiedere un preciso impegno all’esecutivo di centrodestra, ma il documento deve ancora essere discusso in aula. In attesa che la politica locale si confronti su un tema caldo, a seguito di notizie allarmanti che da alcuni mesi rimbalzano per gli ambienti locali, con l’occasione la forza politica di opposizione lancia un appello, puntando sul coinvolgimento della comunità locale. Del resto, viene fatto notare che «già in passato la mobilitazione dei cittadini ha difeso la cascina dalla speculazione». In questa nuova fase si alza un nuovo segnale, con l’invito diretto ai sandonatesi «di essere vigili per continuare a difendere cascina Ronco, una parte importante della nostra storia che tutti noi vogliamo continui ad essere tale anche in futuro». Del resto è in gioco un bene, che ha rappresentato per anni anche un punto di aggregazione per la collettività locale, con iniziative di ampio rilievo sociale.fonte: Il Cittadino
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giovedì 22 maggio 2008

Cascina Ronco - La festa c'è, portiamo la Cascina fuori

Quest'anno la rassegna in Cascina Ronco non può svolgersi perchè la proprietà ci impedisce di aprire al pubblico.
è guerra

Noi allora portiamo la cascina fuori e organizziamo CALENDIRONCO 2008 a Poasco.

Sarebbe bello riempire il campo sportivo per il Concerto dei Mercanti di Liquore, riempire la piazza della chiesa per gli Jentu e il Frittomisto, riempire l'osteria e il teatrino durante tutte le nostre iniziative per far capire a certa gente che PER LA CASCINA SI MUOVONO IN TANTI.

Allarga questo invito. per favore, a tutti e vieni alla rassegna con gli amici, oltre tutto l'ingresso è sempre gratuito.
CASCINA RONCO FOREVER
Alessandra
Teatro di Stalla


Il Programma di CALENDIRONCO 2008
Calendironco 2008
Rassegna di Spettacoli, Teatro e Musica per Cascina Ronco.
La Quinta Edizione della rassegna non si svolge in Cascina Ronco, come di consueto, ma il Teatro di Stalla porta CASCINA RONCO a Poasco

VENERDI 30 Maggio - CONCERTO dei MERCANTI DI LIQUORE ore 21.30
presso Campo Sportivo oratorio di Poasco

MERCOLEDI 4 Giugno ore 21.30 presso la Trattoria BIANCHI Via Unica Poasco e
VENERDI 6 Giugno ore 21.00 presso CASCINA ROMA a San Donato Milanese
SUGGESTIONI MANZONIANE
con Renzo all'Osteria
All'interno di " LE VIE DEL GUSTO"
Iniziativa del FORUM DELLE ASSOCIAZIONI di San Donato
Serata di intrattenimento di cultura, vino e musica
del Teatro di Stalla, Quintomiglio e la FLYBAND

SABATO 7 Giugno ore 21.00
Laboratorio Teatrale di Fondazione Don Gnocchi presenta
L'UOMO IN SCATOLA
SABATO 7 Giugno ore 22.00 Concerto del Coro CANTA CHE TI PASSA
presso la Sala Polifunzionale di Poasco

DOMENICA 8 Giugno - ore 21.30
Concerto degli JENTU presso la Chiesa di Poasco

DOMENICA 15 Giugno - ore 21.30
Concerto dei FRITTOMISTO
presso la Chiesa di Poasco

TUTTI GLI EVENTI SONO GRATUITI



martedì 6 maggio 2008

Mozione per tutelare Cascina Ronco

Riportiamo il testo della mozione che Rifondazione Comunista ha protocollato la scorsa settimana e che verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale.

Gli appetiti immobiliari rischiano di toglierci questa importante struttura, ma già in passato i sandonatesi si sono mobilitati per difenderla. Temo che chi ha a cuore il futuro della Cascina Ronco dovrà in futuro far sentire ancora la propria voce.

Al Sindaco di San Donato Milanese
M. Dompè
Al Presidente del Consiglio Comunale
L. Compagnone
Al Segretario Generale
A. Cambio

Oggetto: Mozione su tutela della Cascina Ronco

Premesso che:

- La Cascina Ronco, il cui nucleo più antico risale alla fine del 1500, rappresenta una struttura di enorme valore storico, architettonico e culturale non solo nel panorama sandonatese, ma in tutto il territorio lombardo.
- Cascina Ronco oltre a testimoniare la struttura tipica della cascina lombarda con la signorile casa padronale completata con due bracci di portici, strutture agricole e casa colonica che circondano la grossa aia centrale, è oggi l'ultima cascina sandonatese nella quale è ancora presente l'attività agricola.
- Nel corso degli anni l'Amministrazione Comunale si è impegnata per difendere Cascina Ronco e valorizzarne le straordinarie caratteristiche, riconosciute con l’apposizione del vincolo della Sopraitendenza ai Beni Culturali su una parte dell’area.

Considerato che:
- Gli attuali agricoltori della Cascina Ronco, attraverso le attività da loro proposte tra le quali le rassegne teatrali del Teatro di Stalla, le visite alle strutture e agli animali per le scolaresche e per i cittadini, e numerose iniziative aperte al pubblico, permettono di riallacciare i ponti tra la cultura contadina, i nuovi insediamenti abitativi e le giovani generazioni, offrendo al tempo stesso importanti occasioni di aggregazione e socializzazione contribuendo anche a rafforzare il senso di appartenenza per la comunità di Poasco e più generalmente di San Donato


Danza #1, inserito originariamente da Walter Bianchini.



Considerato inoltre che:
- La proprietà ha dichiarato l'intenzione di voler abbattere un'ala della Cascina Ronco, quella attualmente abitata dagli allevatori e dove vengono organizzate le iniziative aperte ai cittadini.
- La proprietà ha improvvisamente impedito di ospitare in cascina lo svolgimento delle consuete iniziative aperte ai cittadini, associazioni ed artisti locali programmatew per i prossimi mesi.
- L'attuale rendita immobiliare fa sempre più temere il rischio che dalla parte della proprietà ci sia la volontà di trasformare questo prezioso ambito cascinale in un quartiere residenziale.

Il Consiglio Comunale :
- Considera importante la permanenza della vocazione agricola della Cascina Ronco come importante realtà economica e culturale del territorio sandonatese.
- Impegna il Sindaco e la Giunta a fare tutto ciò che è possibile per tutelare il suddetto ambito cascinale tra cui:
1. Proporre nelle opportune sedi l'inserimento della Cascina Ronco all'interno del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano attraverso la “carta d'intenti per la modifica del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano” che in questo periodo è in discussione tra tutti i comuni che compongono il Parco Agricolo stesso.
2. Esprimere la volontà di non volere, per Cascina Ronco, cambi di destinazione ad uso residenziale.
3. Adoperarsi, per quanto possibile, al fine di consentire la prosecuzione delle attività culturali rivolte alla cittadinanza all’interno della cascina e la partecipazione alla programmazione del Polo delle Rocche, Castelli ed Abbazie.

domenica 27 aprile 2008

Poasco, resteranno chiusi al pubblico i cancelli della storica cascina Ronco

I cancelli di cascina Ronco, questa estate rimarranno chiusi al pubblico.
A fronte infatti della bufera che si è scatenata sul pregiato esempio di cascina lombarda di Poasco, la famiglia Villa, in base a specifica richiesta della proprietà, non potrà ospitare pubblico. Ma il progetto culturale si terrà ugualmente. «Organizzeremo la rassegna in Poasco - spiega Alessandra Villa -: annunceremo questa novità con una serie di volantini, in cui renderemo note le date degli spettacoli». Intanto, la famiglia di conduttori agricoli Villa che da settant'anni si occupa della cascina e dei terreni circostanti, con l'impegno di sviluppare anche progetti di carattere aggregativo, culturale e didattico, sta portando avanti la sua battaglia affinché venga salvaguardato l’immobile, oggi in mano ad una società immobiliare. Una vicenda complessa, fatta di perizie legali, nella quale il complesso rurale può giovarsi di un vincolo della Soprintendenza. Già negli anni scorsi, quando la cascina attraversò un momento difficile, scesero in campo oltre 4mila sandonatesi, i quali sottoscrissero una petizione diretta alle istituzioni, con la richiesta di salvaguardare questa testimonianza storica del territorio. Ed in questa nuova “emergenza” cascina Ronco ha dalla sua parte il comitato di quartiere, che nei mesi scorsi ha già proposto un evento teso a sensibilizzare la collettività in merito ai problemi recentemente sorti. All'incontro pubblico potrebbero seguire ulteriori passaggi con l'obiettivo sempre di tenere alto il valore, anche di carattere sociale e culturale, di questo produttivo spicchio di San Donato. Intanto, il video dell'incontro che si è tenuto in cascina è sbarcato sulla rete civica della città Recsando, all'indirizzo www.recsando.it, dove sono a disposizione anche altri filmati che puntano l'obiettivo sui momenti in cascina. Come ad esempio la riattivazione dell'antico mulino, che ha ricominciato a girare grazie davanti una autentica folla di curiosi. Esempi che documentano l'importante partecipazione di associazioni e singoli cittadini che in tante occasioni hanno trovato ospitalità, musica e accoglienza in un contesto contornato dalal natura, a due passi dalla natura del Parco Agricolo Sudmilano.
fonte: Il Cittadino (Giulia Cerboni)