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mercoledì 14 ottobre 2009

San Donato - Il progetto, all’esame del consiglio, prevede la chiusura della strada che da viale De Gasperi conduce a piazza Vanoni. Una barriera verde attorno ai palazzi Eni. La fascia costituirà una protezione naturale all’intero complesso.


Il nuovo “Patto per San Donato sicura” che verrà stretto tra Eni e comune di San Donato, passerà dalla chiusura al traffico della strada che da viale De Gasperi conduce a piazza Vanoni. La bozza dell’accordo prevede che nei prossimi trent’anni quel segmento viario, che appartiene da sempre all’assetto viabilistico del territorio, rimanga chiuso alla circolazione di auto e pedoni. In cambio l’Eni si impegna a realizzare una nuova rotatoria tra la via Emilia e viale De Gasperi, che si specchierà, entro sei mesi dalla stipula del contratto, nella proposta progettuale dell’azienda, che sarà anche corredata da una tabella di marcia dei lavori. In ogni caso il piano varato dal colosso petrolifero, che sulla carta dovrebbe produrre vantaggi anche in termini di sicurezza per la città, sarà posto sul banco del dibattito nel corso del consiglio comunale convocato per domani sera. La nuova strategia posta sul tappeto politico prevede altresì la recinzione, attraverso una siepe, di tutto il perimetro del comparto dei palazzi di vetro che si estende su un’area di 54mila metri quadrati.
I benefici che possono derivare da questi inediti sbarramenti in termini di sicurezza per la città, sono sintetizzati in alcuni passaggi del testo in cui sono descritte le misure che verranno intraprese per tutelare l’area che ospita i grattacieli storici di San Donato. «Il sistema integrato di sicurezza – si legge -, sarà costituito da una maggior presenza sul perimetro delle sedi Eni di San Donato di pattuglie automontate di istituti di vigilanza privata, che in costante collegamento radio con le forze dell’ordine garantiranno un pattugliamento nelle aree esterne alle predette sedi con evidenti vantaggi in termini di controllo del territorio, prevenzione dei crimini e deterrenza». Ma se viene annunciato un potenziamento dei vigilantes in circolazione, arriva anche conferma che ai 70 dispositivi elettronici installati nei pressi dei palazzi uffici, se ne aggiungeranno di nuovi, accompagnati da opportuna illuminazione, al fine di eliminare le zone d’ombra. È stato fatto cenno infatti ad una rete di nuove telecamere, collocate nelle zone più critiche a spese di Eni servizi, i cui filmati saranno poi messi a disposizione dei carabinieri. Si aggiunge infine l’aspetto viabilistico, con nuove regole che impediranno l’accesso di estranei all’interno del quartiere per colletti bianchi che sorge tra viale De Gasperi e la via Emilia. Particolare attenzione sarà posta agli ingressi che conducono all’interno del comparto, con un sistema di controllo presso “i varchi carrabili e pedonali”. La politica locale si trà così a dibattere su una pagina che in nome del contrasto alla criminalità interromperà una tradizione fatta di spazi aperti, che vede il mondo del terziario inserito all’interno del tessuto sociale e urbano di questo tratto di hinterland.Fonte: Il Cittadino

domenica 11 ottobre 2009

3 Novembre - Critical Mass San Donato Milanese

La protesta da parte di ciclisti Sandonatesi contro la cancellazione delle piste ciclabili sul Viale de Gasperi prosegue. Il 3 Novembre alle ore 18.00 la critical mass partirà dal Capolinea M3 di San Donato Milanese, nei pressi della Stazione delle Biciclette per percorrere tutto il Viale de Gasperi e arrivare quindi , svoltando a sinistra nei pressi di Bolgiano, davanti al Comune di San Donato Milanese.
Da circa due anni a San Donato Milanese si assiste alla riduzione ingiustificata, con conseguenze pericolose, delle piste ciclabili presenti sul territorio. É ormai lontano il ricordo del premio nazionale vinto nel 2007 assegnato dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) come “città amica delle biciclette”. Da allora le piste vanno gradualmente scomparendo senza essere ricostruite come invece promesso dall’Amministrazione comunale.
Con lo scopo di sensibilizzare il Comune e l’opinione pubblica sul tema della mobilità sostenibile, abbiamo deciso di organizzare mensilmente, IL PRIMO MARTEDI DI OGNI MESE, una biciclettata con partenza dalla Stazione delle Biciclette in piazza IX Novembre percorrendo i tratti di strade dove attualmente sono state cancellate le piste.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI SONO:
Martedi - 3 Novembre 2009
Martedi - 1 Dicembre 2009
Martedi - 5 Gennaio 2010

fonte: Sudmilanociclabile

venerdì 9 ottobre 2009

San Donato - Sopralluogo alla stazione della paura

In primo piano la situazione di quella di Borgolombardo con la messa in sicurezza del tunnel spesso teatro di aggressioni.

I rappresentanti di Trenitalia in visita oggi alle strutture cittadine.

Sulle condizioni indecenti delle stazioni sandonatesi, partono alcune verifiche, con un sopralluogo che verrà effettuato stamattina alle 8 dai rappresentanti di Trenitalia insieme all’assessore ai trasporti Claudio Monti. «Chiederemo – annuncia l’assessore -, che venga ripristinata una situazione decorosa e che siano fornite risposte alle esigenze dei passeggeri, anche attraverso verifiche riguardo il funzionamento delle telecamere». Proprio nelle scorse settimane l’allarme è stato lanciato da alcuni dipendenti dell’Eni che hanno segnalato una serie di disagi legati alla scarsa illuminazione, a cui si aggiungono allagamenti, totale mancanza di pulizia, insieme ad una serie di altri problemi che coinvolgono i passeggeri. Ma segnali critici si alzarono già nei mesi scorsi, in cui anche alcuni titolari di attività commerciali della zona che circonda l’imbocco del tunnel lamentarono una situazione di scarsa sicurezza. E il vice presidente del Consorzio Quartiere Affari, Paolo Menegaldo, denunciando pubblicamente l’accampamento di senza tetto che hanno occupato abusivamente il tratto urbano all’ombra delle Torri, ha recentemente fatto cenno alle condizioni di degrado in cui versa la fermata dei convogli. Proprio la stazione del Quartiere Affari, la più recente sul territorio, che dopo essere rimasta chiusa per 10 anni fu inaugurata per fornire un servizio ad una grande quota dei pendolari, pare già ricalcare i noti esempi che si scorgono nelle strutture ferroviarie più datate del Sudmilano. L’amministrazione di San Giuliano nei mesi scorsi ha deciso di correre ai ripari, prevedendo un punto di ristoro nei locali della ex biglietteria al fine di assicurare un presidio; ora anche l’ente locale sandonatese sta affrontando la situazione precaria di una struttura dove si muovono ogni giorno centinaia di “colletti bianchi”. L’assessore Monti ha annunciato che sul tappeto verrà posto il problema della stazione di Borgolombardo e del suo sottopasso, che da molti anni rappresenta un’area a rischio, che è stato anche più volte teatro di brutti episodi, come ricordano sia i residenti del quartiere di via Di Vittorio, sia i loro vicini della frazione sangiulianese, visto che entrambi i comuni ospitano gli accessi al corridoio sotterraneo. Oggi si aprirà dunque un nuovo capitolo, che vedrà la giunta Dompé avanzare alcune richieste agli interlocutori ufficiali delle ferrovie, con l’obiettivo di restituire ai passeggeri un clima di decenza e sicurezza, con quei minimi servizi che vengono sollecitati a gran voce da chi tutti i giorni sale sui convogli che transitano nel Sudmilano.
Fonte: Il Cittadino

giovedì 8 ottobre 2009

San Donato - Centro sportivo, timori per i lavoratori

Centro sportivo Metanopoli: dopo i passaggi delle ultime settimane, si apre la delicata partita dedicata alla sorte dei dipendenti. La giornata di oggi sarà decisiva per la decina di lavoratori della società di gestione Gism, i quali nell’assemblea sindacale convocata alle 16 presso il centro sportivo dovranno stabilire se accettare o meno le condizioni offerte dalla Gesti Sport, a cui il comune ha affidato temporaneamente le redini della struttura. Sebbene la scelta finale spetterà ai diretti interessati, l’incontro è preceduto da segnali critici lanciati dai sindacati, i quali lamentano che l’offerta avanzata del nuovo gestore sarebbe poco vantaggiosa sotto l’aspetto retributivo. «Per tutti i dipendenti che chiuderebbero il rapporto di lavoro con la società Gism per iniziarne uno nuovo sotto Gesti Sport - spiega dal canto suo il funzionario della Filcams Cgil, Nicola Cappelletti -, si prospetta una decisione difficile, in quanto la proposta di Gesti Sport prevede una contrazione sulla busta paga che va da un minimo del 15 per cento per tutti i profili professionali ad un tetto massimo che in un caso raggiunge il 33 per cento. Siamo ormai arrivati alla conclusione di una trattativa difficoltosa, dal momento che non si è mai raggiunto un tavolo triangolare con la partecipazione di tutte le parti in gioco, ovvero il comune, Gism e Gesti Sport, pertanto a questo punto si devono pronunciare i lavoratori». Riguardo invece il futuro, viene ricordato che «il comune si è assunto l’impegno affinché negli eventuali passaggi di gestione, chi subentrerà dovrà assorbire il personale, assicurando continuità occupazionale».In merito invece ai lavoratori che sino ad ora hanno operato per la sportiva Metanopoli, i quali (come è emerso recentemente) per alcuni mesi non hanno percepito lo stipendio, il referente sindacale fa presente: «Noi avremmo voluto trattare per tutti, rimaniamo a disposizione sebbene per il momento non si è fatto avanti né il personale e nemmeno la sportiva Metanopoli, pertanto visto il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione, abbiamo iniziato con i dipendenti di Gism».Ulteriori aggiornamenti probabilmente emergeranno in serata, quando si saprà se l’avventura appena intrapresa dalla Gesti Sport, che si è inserita nel centro settimana scorsa, verrà portata avanti con il gruppo di profili professionali che da maggio 2006 fino a ieri hanno lavorato sotto l’insegna Gism.Fonte: Il Cittadino

mercoledì 7 ottobre 2009

San Donato - Bus della paura, un esposto in questura

«La massiccia presenza di rom sulla linea 77 ci costringe a viaggiare in condizioni igieniche indecenti: ho presentato un esposto alla questura di Milano, certa dell’intervento delle forze dell’ordine». La residente della frazione sandonatese di Poasco, Vittoria Cappellini, annuncia così di essere passata dalle parole ai fatti, con il supporto di circa 120 cittadini, compreso anche un gruppo di abitanti del quartiere milanese di Chiaravalle, che hanno sottoscritto il documento, in cui vengono sollecitati provvedimenti urgenti. «Ogni giorno - lamenta la diretta interessata - mi trovo in una situazione indecente, tra nomadi prepotenti, che non pagano il biglietto, che creano una situazione igienica veramente imbarazzante». In questo caso l’iniziativa è stata assunta autonomamente dalla signora Cappellini, la quale spiega di aver raccolto le adesioni in soli cinque giorni, ma già in passato anche il comitato, rivolgendosi al prefetto, aveva fatto cenno a sputi e a bambini che facevano i bisogni sul pullman. «Non mi soffermo sui particolari – spiega la promotrice di questa nuova istanza che ha raggiunto la questura di Milano -, ma posso garantire che la situazione è diventata insostenibile». Nell’esposto viene chiesto in via prioritaria di «intervenire per ripristinare la legalità, smantellando l’utlimo campo e gli altri già esistenti», ma al tempo stesso è stata messa in luce anche l’esigenza «di creare una collaborazione tra le forze dell’ordine e le aziende di trasporto, dettando nuove norme e nuove figure professionali che possano intervenire per farle rispettare». Viene altresì lamentata la mancanza di controlli da parte dell’Atm, pertanto si alza un appello affinché sia effettuata «una verifica appropriata sulle condizioni igienico sanitarie dei viaggiatori, soprattutto in particolari fasce orarie (dalle 7 alle 9; dalle 18 alle 20)». L’attenzione torna così ad essere puntata sugli insediamenti abusivi di nomadi che costellano la frangia di metropoli ai confini con l’hinterland, diventando motivo negli anni di una serie di accese proteste e di ripetuti appelli da parte di cittadini e forze politiche rivolti al prefetto di Milano e alle autorità preposte. E proprio in questo contesto, con l’Atm che ha deciso di spostare il capolinea della 77 dopo le ore 21 da Poasco alla fermata di via Sant’Arialdo di Chiaravalle, i cittadini formano un fronte compatto per dire che proprio a Chiaravalle il mezzo di collegamento con i quartieri meneghini si riempie di nomadi, i quali sembrano creare una serie disagi agli altri passeggeri. «Io ho fiducia nelle forze dell’ordine – conclude la residente Vittoria Cappellini -, ma se non vedessi segnali di miglioramento, mi rivolgerò a tutte le autorità competenti, dal momento che come passeggera e come cittadina, auspico che siano introdotti gli opportuni controlli affinché sia ripristinata una situazione di decenza e di rispetto delle regole».Fonte: Il Cittadino

San Donato - Da via Sanguinetti all’ex mensa Eni: parte il trasloco dei servizi sanitari

Disco verde per il trasloco dei servizi sanitari di via Sanguinetti, con un primo passaggio in programma legato alle attività in capo al punto Raf che nei giorni 14, 15 e 16 ottobre verranno trasferite presso la ex mensa Eni ristrutturata, in viale De Gasperi al civico 5. Per il momento invece non sono state ancora divulgate notizie in merito alla data in cui passeranno al nuovo indirizzo le attività dell’Asl.Intanto, l’Eni ha fatto circolare un’informativa interna tra i propri dipendenti in cui, annunciando che nei giorni indicati l’attività di medicina del lavoro verrà sospesa, rende noto che i nuovi spazi verranno inaugurati ufficialmente il 19 ottobre e che l’attività riprenderà il giorno 20. Anche il servizio di prevenzione e diagnostica subirà la stessa breve interruzione, pertanto coloro che avessero prenotato una visita medica per i giorni in cui saranno in corso i lavori, riceverà un nuovo appuntamento. Mentre non è prevista alcuna interruzione per il “Primo pronto soccorso”, che funzionerà fino alle 17 di venerdì 16 presso il vecchio indirizzo di via Sanguinetti e riprenderà lunedì 19 nel nuovo complesso. La notizia è di interesse per i lavoratori dell’Eni, ma anche per i numerosi sandonatesi che utilizzano i servizi ex Sieco, (che nel luglio scorso vengono erogati dal Punto Raf), accreditati al Sistema sanitario nazionale. Dopo gli annunciati passaggi che si terranno settimana prossima, lo stesso iter spetterà ai servizi e agli ambulatori in capo all’Asl, dal momento che lo storico presidio di via Sanguinetti verrà adattato per ospitare l’asilo aziendale dell’Eni, così come previsto nel documento licenziato in consiglio comunale nei mesi scorsi. In base alle anticipazioni fornite, l’edificio di viale De Gasperi ospiterà anche una serie di studi medici specialistici convenzionati per i dipendenti della grande compagnia, mentre per quanto concerne le prestazioni in capo all’Asl, queste non dovrebbero subire tagli. Ulteriori aggiornamenti a questo punto non dovrebbero farsi attendere, nel frattempo colletti bianchi e cittadini dovranno iniziare a prendere confidenza con il nuovo punto di riferimento.Fonte: Il Cittadino

domenica 4 ottobre 2009

San Donato - «La statua di Gandhi testimonia le radici di questa comunità»

Nella giornata in cui il mondo ha ricordato i 140 anni dalla nascita di Gandhi, nel corso di una breve cerimonia ufficiale ieri mattina alle 11 è stata inaugurata la statua dello statista indiano, che ha dato vita ad una fondamentale pagina segnata dalle mobilitazioni per la difesa dei diritti civili. L’opera, realizzata con oltre 5 quintali di bronzo, è stata eretta su un basamento di granito indiano nella fascia di territorio che si estende tra la via Emilia e piazza Supercortemaggiore. Il volto di Gandhi guarda verso l’arteria di grande scorrimento, quale simbolo innanzitutto di pace tra i popoli e le genti. «Questo monumento – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale, Luca Compagnone nel corso della cerimonia, che ha contato sulla presenza di un gruppo di alunni della scuola Maria Ausiliatrice – testimonia le radici multiculturali della nostra comunità. Fin dall’insediamento del quartier generale dell’Eni voluto da Enrico Mattei, San Donato Milanese si è caratterizzata per la straordinaria apertura allo scambio e al dialogo con le culture differenti. Consapevoli di questa nostra naturale predisposizione all’amicizia tra i popoli, siamo onorati di ospitare in città questa opera che ricorda una straordinaria figura storica, esempio della continua ricerca del confronto pacifico». Nei giorni scorsi, il sindaco Mario Dompé, motivando la scelta della giunta di erigere il monumento, ha ricordato: «Ospitare il simbolo mondiale della non violenza nella nostra città vuole essere un gesto concreto per sottolineare il nostro convincimento che le relazioni umane a tutti i livelli debbano intrecciarsi, nonostante le differenze culturali, politiche e sociali, senza il ricorso alla violenza». L’attenzione è stata puntata sul quartiere Metanopoli, fulcro della San Donato moderna, che dista solo poche centinaia di metri dagli impianti targati Eni e dai palazzi di vetro, fronteggiando il Quartiere Affari, dove tutti i giorni si muovono migliaia di colletti bianchi. La statua di Gandhi sarà dunque una sorta di carta d’identità per questa area di hinterland, che per le proprie peculiarità è stata più volte definita “la porta tecnologica di Milano”. Il console indiano, ricordando la figura di Gandhi, ha ringraziato il comune di San Donato per la decisione di ospitare nella città un’opera che rende omaggio alla più grande personalità di quel Paese. Alla presenza di un drappello di persone è stata così inaugurata la statua, che appartiene ormai alla città.Fonte: Il Cittadino

venerdì 2 ottobre 2009

San Donato - Trasferiti i due daini per i lavori nel parco

Ospiti nel centro Snam adesso sono a Bareggio

I due daini del centro sportivo Metanopoli ieri mattina sono partiti con l’assistenza di un veterinario per un periodo di “villeggiatura”. Proprio nella giornata in cui il centro sportivo, dopo il passaggio di mano da Gism al comune, ha riaperto i cancelli al pubblico, i due esemplari rimasti del gruppo che una volta animava i recinti, in via temporanea sono stati infatti trasferiti in un luogo idoneo, al fine di consentire alle ditte specializzate di effettuare una serie di interventi di manutenzione in programma. Prima del viaggio ai due esemplari è stata pratica l’anestesia e gli esperti confermano che tutto è andato per il meglio. «Gli animali – spiega il veterinario Nico Travian, tranquillizzando gli affezionati frequentatori della cornice verde sandonatese -, una volta giunti a Bareggio si sono svegliati senza manifestare alcun sintomo particolare. In questo momento le loro condizioni generali sono buone». Sembra del resto che le vicissitudini dell’ultimo anno non abbiano fatto propriamente bene nemmeno ai daini, che necessiterebbero di cure costanti. «In attesa della conclusione dei lavori di ripristino del patrimonio arboreo e delle strutture del parco – ha commentato il sindaco Mario Dompè – abbiamo deciso di trasferire temporaneamente i due daini a Bareggio per salvaguardarne il benessere. Al parco Arcadia si troveranno immersi nel verde in un contesto più idoneo alle loro esigenze». Riguardo la destinazione, si trovano attualmente nei 200mila metri quadrati rigorosamente verdi di un’oasi naturale, tra capre, emù, pavoni, gallinelle, oche, anatre e altre specie faunistiche. Della mancanza se ne accorgeranno molti sandonatesi, in quanto i daini, insieme ai cigni e alle anatre che si muovono nello stagno, appartengono da sempre alla tradizione del parco che correda gli impianti sportivi.Fonte: Il Cittadino

giovedì 1 ottobre 2009

San Donato - Torri Lombarde, scene da favelas

Gli spazi affidati al municipio perché diventino una libreria - caffè sono ora in balia di abusivi che fanno paura.Senzatetto vivono sotto i portici e si lavano nella fontana.

Notti all’addiaccio, trascorse all’ombra delle Torri Lombarde, a poche decine di metri dalle sedi di rappresentanza dei noti marchi aziendali del comparto sandonatese affacciato sulla via Emilia. Dopo l’allarme bivacchi lanciato nell’agosto scorso dall’amministratore condominiale del complesso residenziale e dai primi interlocutori del comparto, la situazione sembra essere precipitata. «Il problema ha assunto contorni gravi – torna a rimarcare l’ingegner Paolo Menegaldo, vice presidente del consorzio (composto da Aurora, Bmw, Esselunga, Residence, le due Torri Gallotti e il comparto residenziale, che incide per il 42 per cento) -, in quanto in quell’area, che è stata ceduta al comune per la realizzazione di una libreria caffè, si è ormai insediato un nucleo di ignoti, che per più giorni consecutivi sotto le nostre case mangia, trascorre le notti, si lava nella fontana, che doveva essere un elemento di pregio, e utilizza gli spazi come servizi igienici. Si tratta di un gruppo di 8 o 10 persone che staziona quasi in pianta stabile. Forse anche il degrado in cui versa la stazione ha contribuito a peggiorare il clima, dove vanno messi in conto anche altri segnali preoccupanti che ci premureremo di denunciare quanto prima ai carabinieri, mentre come consorzio porremo all’ordine del giorno il problema che ha carattere d’urgenza. Auspichiamo nel frattempo che il comune affronti questa grave situazione». Aggiunge l’esponente del Pdl, nonché residente delle Torri, Guido Massera: «Considerato che alle Torri Lombarde risiedono oltre 700 famiglie, e che tutti i giorni nel quartiere transitano migliaia di impiegati, a cui si aggiunge la clientela di un noto supermercato, è evidente che questi insediamenti abusivi da parte di ignoti, che vivono ai margini della società, bevendo birra sin dal mattino, rappresentano un grave problema, che coinvolge un’ampia comunità. Nonostante gli investimenti effettuati dai complessi residenziali e dal mondo aziendale per garantire un presidio di guardie giurate, dopo una certa ora è diventato pericoloso, soprattutto per le donne, attraversare a piedi il quartiere. Per questo torniamo a fare appello al sindaco e alla giunta affinché vengano assunti provvedimenti tempestivi, prima che la situazione possa ulteriormente degenerare». Dopo il bando con il quale il comune nella primavera scorsa ha tentato di individuare un gestore disponibile a trasformare la struttura in una libreria caffè, in attesa che la burocrazia fornisca risposte, un gruppo di persone alle prese con una vita di espedienti se ne è approfittato, accaparrandosi un tetto di fortuna. Se per l’immediato futuro i residenti auspicano innanzitutto in uno sgombero, seguito da un presidio dei vigili, guardando al domani del complesso che urge riqualificazione, sembra che al bando abbia aderito un potenziale investitore, ma sull’esito della partita grava ancora un punto interrogativo. Il tema sicurezza torna quindi protagonista, con un nuovo sollecito che si alza dal mondo aziendale e dell’importante quota di sandonatesi della zona, i quali si trovano a fare i conti con gli inquilini abusivi che hanno preso posto nella prestigiosa cornice del più moderno quartiere di San Donato.Fonte: Il Cittadino

mercoledì 30 settembre 2009

San Donato - Rottami trasformati in bici fiammanti: i più bravi con i ferri sono i piemontesi

Per il quinto anno il piazzale davanti alla stazione delle biciclette di via Caviaga, di fronte al terminal metro 3, si è trasformato in officina all’aperto ospitando il campionato europeo di ciclomeccanica. Obiettivo: dimostrare quanto si è capaci non solo di riparare bici rotte ma di metterne assieme una nuova, perfettamente funzionante, con parti di telaio recuperate, se non addirittura con elementi considerati rottame. I “pezzi” potevano essere conferiti alla stazione nei giorni precedenti la manifestazione, che si è svolta nello scorso week end. Il quinto campionato sandonatese di ciclomeccanica ha portato nella dedica un omaggio al biker americano Sheldon Brown (1944-2008), considerato uno degli esperti più influenti dell’innovazione tecnica applicata alla bicicletta negli ultimi decenni, oltre che attivista della mobilità ciclabile come alternativa completa ed ecosostenibile all’utilizzo soffocante e obbligato dei mezzi a motore. L’edizione 2009 della gara-officina ha richiamato 15 team di “riparatori” da tutta Italia alla stazione sandonatese, sorta alcuni anni fa come Punto ufficiale del Parco Agricolo Sud Milano oltre che come centro vendita e assistenza tecnica. Le squadre sono arrivate da Milano, Torino, Lodi, Bergamo, Pavia e altri centri del nord. Per tre ore, dalle 15 alle 18, hanno avuto a disposizione i ferri del mestiere, cioè i pezzi di telaio, per fare “risorgere” le bici che il giorno successivo, domenica, sono state messe all’asta. Ha vinto la ciclofficina “Muovi equilibri” di Torino, mentre il premio artistico, per il design delle creazioni, è andato allo staff milanese di “Non sappiamo dove siamo, ma ci siamo”. Fonte: Il Cittadino

lunedì 28 settembre 2009

San Donato - Il sottopasso è peggio di una discarica

All’ingresso del tunnel è meglio trattenere il respiro, ma la puzza d’urina è solo il “biglietto da visita” della stazione di San Donato. Sul pavimento, tra mattonelle mancanti o troppo “appiccicose”, campeggiano dei fazzoletti di carta sporchi. Una pendolare si affretta per raggiungere il binario: «Avete visto in che condizioni dobbiamo viaggiare? Nessuno fa niente, nonostante le numerose segnalazioni, inviate sia al comune che alle Ferrovie dello Stato».I viaggiatori non sanno più come attirare l’attenzione sulla sporcizia e sulla totale assenza di controlli. Nelle ultime settimane, poi, la situazione sembra essere peggiorata. «La luce è praticamente spenta da giorni - spiega una pendolare che utilizza abitualmente la stazione di San Donato per raggiungere il posto di lavoro -, ma dal momento che spesso questo luogo è frequentato da persone sospette, la sera non è affatto divertente camminare nel tunnel al buio. Io tengo il cellulare stretto in mano, per qualsiasi evenienza. Come se non bastasse, il sottopasso oltre a essere buio è anche sporco, al mattino, quando arriviamo per prendere il treno, troviamo bottiglie e persino escrementi. Da una settimana nessuno si è degnato di pulire gli escrementi, lasciati sulle scale che portano al primo binario».Questa settimana, inoltre, la pioggia ha allagato il tunnel, rendendo difficile il suo attraversamento. «Ogni volta che c’è un temporale - aggiunge la pendolare, anche a nome dei compagni di viaggio -, bisogna stare attenti a non bagnarsi i pantaloni, facendo le acrobazie per passare. Nonostante sia piovuto da diversi giorni, il sottopasso è ancora bagnato».I vandali ci mettono spesso lo zampino per rendere la stazione un luogo peggiore. Ogni volta che le luci vengono riparate, dopo pochi giorni qualcuno le fa a pezzi. Graffiti, scritte sui muri e bacheche distrutte rendono il quadro ancor più desolante. L’unica cosa che funziona è il monitor con gli orari dei convogli in partenza e in arrivo. «Dal nostro punto di vista - fanno sapere i pendolari -, le telecamere sarebbero utili, ci farebbero sentire più al sicuro».I passeggeri devono sopportare infine un disservizio: alla stazione di San Donato non c’è la possibilità di acquistare i biglietti per viaggiare, non ci sono distributori automatici o biglietterie, nemmeno i bar hanno a disposizione dei ticket. «Ci si arrangia come si può, comprandoli altrove, anche se spesso è una soluzione scomoda. In ogni caso, anche quando si ha il biglietto, non c’è modo di obliterarlo, le macchinette non sono in funzione».Fonte: Il Cittadino

domenica 27 settembre 2009

Puliamo il mondo: San Donato Milanese

Ci viene chiesto dai nostri amici del blog " La Città dei Parchi" di condividere in Sandonatopoli questo ulteriore documento a testimonianza dell'iniziativa "Puliamo il Mondo" che si è tenuta il giorno 26 Settembre nell'area ex mercato di Via Di Vittorio, promossa e organizzata dal Circolo di Legambiente Melegnano in collaborazione con il WWF Sud Milano, per dare anche un segnale di solidarietà in favore della battaglia portata avanti dal Comitato Giù le mani dalla Campagnetta.


San Donato - Puliamo il mondo il 26/09: Filmato Documentario



L'iniziativa è organizzata da Legambiente in collaborazione con WWF Sud Milano nel Quartiere di Via Di Vittorio in sostegno al Comitato Giù le mani dalla Campagnetta . Il Filmato è stato realizzato dallo Staff RecSando.
Si ringrazia il WWF SUD MILANO per aver fornito le foto.

sabato 26 settembre 2009

San Donato - Puliamo il mondo 26 settembre ore 15 area ex Mercato Via di Vittorio


Comunica Stampa WWF Sud Milano
La Campagnetta tassello del futuro Parco della Vettabbia e opportunità di migliore qualità della vita per i cittadini di San Donato.
Tutelare un po' di verde spesso vuol dire salvare molto di più che tutelare un angolo di natura.
Crediamo che questo sia il caso della Campagnetta, piccolo lembo di terra incredibilmente rimasto tale in un'area densamente popolata e urbanizzata.
Preservarlo significherebbe non solo migliorare la qualità della vita degli abitanti di Via di Vittorio (circa 6.000 abitanti che si affacciano lungo un km di strada), ma anche creare le basi per un nuovo grande parco per San Donato e tutto il sud Milano: il Parco della Vettabbia che si estende lungo lo storico percorso di questo ex canale navigabile e che vede lungo le sue sponde le abbazie di Chiaravalle e Viboldone e l’oasi WWF a Melegnano.
Chiediamo quindi che l’Amministrazione di San Donato, la Provincia, il Parco Sud e la Regione Lombardia facciano quanto in loro potere per rendere subito realizzabile questo progetto e offriamo tutto il nostro appoggio e collaborazione al comitato "Giù le mani dalla Campagnetta”.

venerdì 25 settembre 2009

San Donato - BNF 2009 campionato europeo di ciclomeccanica, trofeo Sheldon Brown


Sabato 26 e Domenica 27 Settembre
Stazione delle Biciclette, MM3 San Donato

Bike Nouveau Fabrik, l’inossidabile macchina organizzativa è ripartita, come la fenice risorge dalle sue ceneri, rottamazzi rottamini e rottametti riprenderanno vita e torneranno a correre sull’asfalto bollente.Ti aspettiamo per il campionato europeo di riparazione a squadre, da quest’anno: Trofeo Sheldon Brown, in memoria del genio assoluto della ciclomeccanica.

Sabato 26 settembre 2009
10.00 saluti dalle autorità (il divino mago Otelma ci metterà in contatto diretto con Sheldon per un saluto etereo)
11.00 esposizione biciclette speciali
12.00 apertura iscrizioni squadre
14.00 chiusura iscrizioni campionato di ciclomeccanica
15.00 – 18.00 campionato di ciclomeccanica
A seguire premiazioni e saluti delle autorità (il divino mago ha insistito tanto)

Domenica 27 Settembre, Stazione delle Biciclette
Asta delle bici riparate durante il campionato
Dalle 16 alle 18 Asta delle bici riparate durante il campionato di ciclomeccanica e revisionate dai meccanici della Stazione delle Biciclette. Il ricavato dell’asta verrà interamente devoluto in Beneficenza (a presto i dettagli sulla donazione)

Per iscrizione delle squadre iscrizioni@lastazionedellebiciclette.com

Per la donazione di rottami ciclici potete portarli alla stazione negli orari di apertura, vanno bene tutti i tipi di rottami, purché ciclistici.

San Donato - Aerei fracassoni, il calvario continua

Il Sudmilano accarezza il sogno che Linate si trasformi in uno scalo sostenibile sul modello del “city airport” di Londra, ma palazzo Marino punta al potenziamento dei voli. Non è propriamente roseo lo scenario che gli esperti hanno tratteggiato nella serata di mercoledì in cui, alla presenza di numerosi residenti di Bolgiano, il sindaco Mario Dompé, insieme ad alcuni tecnici, ha puntato lo sguardo sulla situazione attuale e sulle prospettive per il domani dell’aeroporto che confina con San Donato. «Il comune di Milano, che è azionista della Sea – ha ricordato il comandante Remi Gori, in veste di consulente esperto -, ha già chiesto un aumento dei voli da 18 a 31: sotto il profilo normativo l’unica via per porre un freno è quella di puntare ad un “aeroporto metropolitano”, con attività ridotta il sabato e la domenica e l’utilizzo di velivoli a basso impatto acustico». Ma pesano grossi interrogativi anche sui contributi, tanto attesi dai cittadini aventi diritto, come indennizzo per il fracasso dei velivoli che sorvolano le abitazioni più esposte. «La commissione – ha ricordato il sindaco -, che dovrà stabilire i criteri per gli indennizzi, ha a disposizione un lasso di tempo da zero a 5 anni: noi stiamo facendo il possibile per chiudere quanto prima». L’amministrazione di San Donato tenterà anche di farsi cedere dal comune di Peschiera una strada secondaria che, se fosse in mano all’ente locale, trasformerebbe il territorio in “comune aeroportuale”, aprendo maggiori opportunità, consentite dalla normativa, di ottenere risposte celeri. Del resto, è emerso che la pagina degli attesi indennizzi, di fatto è ancora tutta da scrivere. Anche la fascia rossa che sulla mappa di San Donato configura le aree maggiormente disturbate di Bolgiano, in realtà non è definitiva, in quanto è suscettibile alle mutazioni dovute ad un eventuale incremento dei voli. «Occorre ancora stabilire – ha ricordato il tecnico del comune di San Donato, Enrico Vailati - i criteri con cui verranno distribuiti i fondi a disposizione. Ad esempio: dovranno essere trasmessi direttamente alla Sea, oppure passare per i comuni? E ancora, come andrà affrontato il problema delle case che sono toccate solo in parte da livelli di rumore che prevedono gli indennizzi? E poi, da cosa si parte? Prima i tetti e quindi gli infissi?». A queste domande dovranno rispondere gli addetti ai lavori dell’apposita commissione, i quali per il momento in via di massima hanno già stabilito che la priorità all’interno dei comuni verrà data ai complessi condominiali più datati, che per maggior tempo hanno subito i disagi.Anche la conquista ottenuta dal comitato antirumore circa otto anni fa sul “no” ai decolli a sud, è emerso dall’incontro, deve continuare ad essere difesa. Da più parti, cittadini in primis, è stato confermato che il numero di decolli mensili risulta superiore di quelli che vengono resi evidenti nei dati della Sea: testimonianze ritenute importanti, in quanto ai sandonatesi delle zone maggiormente “calde” è stato chiesta una collaborazione nel monitoraggio. «Bisogna stare attenti e cauti – ha concluso il presidente del comitato antirumore, avvocato Arturo Gioffredi -, in quanto ricordo che intorno a Linate gravitano posti di lavoro e grossi interessi economici. Per questo la Valutazione dell’impatto ambientale, che chiediamo da dieci anni, non è mai stata fatta: un quadro preciso della situazione, fa paura. In questo contesto i comuni, con la loro struttura, sono gli unici a poter garantire continuità nella difesa dei loro territori».Fonte: Il Cittadino

mercoledì 23 settembre 2009

San Donato - Trasporto pubblico, quante lamentele

«Pulmini che saltano le corse negli orari di punta e autisti che adottano stili di guida quantomeno discutibile: quello che dovrebbe essere un servizio pubblico, si rivela in effetti un percorso ad ostacoli». La segnalazione più recente risale ai giorni scorsi: un viaggiatore ha illustrato una serie di vicissitudini ben note agli utenti del servizio con una nota che ha indirizzato anche all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) e all’Agi Spa (Autoguidovie italiane), che ha in appalto il servizio di trasporto pubblico locale. Gli stessi vertici della società che gestisce le navette interne si dicono a conoscenza del problema legato ad alcune corse che, negli orari di punta, salterebbero le fermate «a causa degli imbottigliamenti sulla Paullese, causati dai lavori in corso». Ma per i pendolari che devono timbrare il cartellino, i disguidi mattutini si trasformano in un autentico calvario. «Nella mattinata di giovedì – fa sapere il cittadino, facendosi portavoce di altri sandonatesi che hanno vissuto i medesimi disagi- la linea C blu delle 7.55 in via Morandi non è passata e quindi i diversi utenti, parecchio innervositi, hanno dovuto ripiegare su linea C rossa o 120». L’esempio peraltro sembra avere alle spalle diversi precedenti che hanno messo a dura prova la pazienza di coloro che si muovono con un ritmo programmato al minuto, per raggiungere il terminal della metropolitana.Tra i punti critici portati all’attenzione, viene fatto cenno, con precisi riferimenti riguardo a giornate e orari, ad «autisti che si disinteressano completamente degli utenti che trasportano, adottando stili di guida assolutamente inadatti con frenate improvvise, accelerazioni, soste lontano dalle fermate in mezzo alle pozzanghere». Alcune di queste lamentele, soprattutto per quanto riguarda le soste con i motori accesi in prossimità del capolinea, in via sporadica si sono alzate anche in passato, con residenti che attraverso i canali istituzionali, o meno, hanno dato risalto al problema. «Le segnalazioni in tema di trasporti che sono arrivate all’Urp negli ultimi mesi si contano sulle dita di una mano – dice l’assessore alla partita, nonché vice sindaco, Claudio Monti -. In ogni caso ogniqualvolta ci sono state lamentele, ho incontrato direttamente i cittadini interessati, per cercare di risolvere i problemi, in quanto è innanzitutto interesse del comune che venga erogato un servizio efficiente. Procedendo in questa direzione, proprio in questi mesi come giunta stiamo lavorando ad un piano di riassetto del settore, al fine di migliorare la rete e di potenziarla, con particolare attenzione ai collegamenti verso i principali punti di interesse. Nel frattempo, verificherò di persona la situazione».Fonte: Il Cittadino

martedì 22 settembre 2009

San Donato - Si alza il sipario sul futuro urbanistico, a cascina Roma primo incontro sul Pgt

Il decollo del percorso partecipato per disegnare il domani urbanistico della città, si è tenuto venerdì sera tra turbolenze e malumori del pubblico.

Nella cornice di cascina Roma, ritenuta da molti sede inadatta per affrontare un tema di così elevato rilievo, i professionisti esperti che coordineranno le iniziative per coinvolgere i sandonatesi nella stesura del Pgt (Piano di governo del territorio), hanno illustrato il metodo con cui verranno condotti i lavori. Il primo approccio quindi è stato giocato su aspetti generali, con la suddivisione del tema in filoni tematici – insediativo, ambientale, mobilità, socio economico e altri -, su cui il gruppo di circa 60 presenti è stato chiamato ad illustrare le proprie priorità, mediante la distribuzione di foglietti adesivi e di bollini da attaccare sui relativi cartelloni. «Ma noi, che campione rappresentativo siamo?», hanno chiesto alcuni cittadini, lamentando la scarsa pubblicizzazione dell’evento. Non sono mancati nemmeno i suggerimenti. Si è alzata ad esempio la richiesta di inserire nel periodico comunale alcuni talloncini per sondare le opinioni dei sandonatesi, che potrebbero essere compilati da tutti i cittadini interessati, per essere infine indirizzati al comune, mediante dei punti di raccolta. È così partito con qualche “strattone” il lavoro per tracciare i binari su cui correranno i cambiamenti della città non solo sotto il profilo edificatorio. Gli esperti hanno annunciato che degli esiti di questi eventi verrà tenuto conto nell’elaborazione finale, ma i partecipanti hanno chiesto che l’impostazione dei lavori, dopo l’infarinatura d’insieme resa nota attraverso una serie di proiezioni, venga rivista. In ogni caso rispetto alle istanze del campione di comunità presente, i tecnici hanno mostrato apertura e disponibilità, impegnandosi a tenere in considerazione i suggerimenti del pubblico, al fine di allargare le occasioni rivolte ai residenti dei diversi quartieri di esprimersi. A questo punto dovrebbe quindi essere pubblicizzato un calendario di iniziative in cui potranno essere affrontati i temi di maggior rilievo per i diversi quartieri. I prossimi confronti potrebbero tenersi in aula consiliare, così come richiesto dagli stessi sandonatesi, ai quali verranno messe a disposizione nuove opportunità di prendere la parola.
Nel frattempo, i residenti che stanno portando avanti la battaglia per la tutela del verde della Campagnetta, hanno colto al volo l’opportunità di lanciare decisi segnali, in attesa di poter approfondire quello che per i cittadini di via Di Vittorio costituisce una questione prioritaria.Fonte: Il Cittadino

sabato 19 settembre 2009

San Donato - Travolto in bicicletta prima della protesta

Ciclista investito in Viale De Gasperi una manciata di minuti prima che partisse la biciclettata di protesta contro il taglio della pista ciclabile. Proprio sul tratto di strada dove è stata cancellata l’area riservata ai mezzi a due ruote e ai pedoni, i 26 manifestanti che ieri pomeriggio intorno alle 18 sono scesi in campo per sollecitare il ripristino del corridoio “protetto” hanno incontrato l’ambulanza che soccorreva il ferito. Sono stati momenti di apprensione per il ventenne, le cui iniziali sono M.G., che dopo essere uscito da via Cupello (una traversa dell’asse viabilistica ad alta concentrazione di traffico), è stato urtato da un furgoncino che stava percorrendo viale De Gasperi, dirigendosi nella direzione verso il terminal della metropolitana. In base alle prime valutazioni dei sanitari, sembra che il giovane non fosse in pericolo di vita, sebbene pare siano state riscontrate delle fratture agli arti. Se quindi la pioggia ha frenato l’affluenza alla “critical mass”, che nei giorni scorsi era stata largamente sostenuta dai blog locali e da un gruppo legato al social network Facebook, i promotori e i partecipanti hanno prontamente richiamato l’attenzione sulla necessità di piste ciclabili.«Quanto è avvenuto – ha dichiarato a caldo il capogruppo dei Verdi, Marco Menichetti -, conferma che un comune in tema di mobilità ciclabile è chiamato a compiere sempre passi avanti, e non indietro, come purtroppo è stato fatto. Nel caso specifico per i tanti lavoratori che negli orari di punta percorrono il vialone non è stata introdotta alcuna alternativa, e questo atteggiamento è grave”. Gli ambientalisti tornano così a dichiarare battaglia contro il provvedimento introdotto dal comune in fase di asfaltatura delle strade. Non solo. Nei giorni scorsi, in cui la lamentela locale ha trovato il supporto di alcune associazioni impegnate nella promozione della mobilità ciclabile, è stato anche sollecitato a gran voce il ripristino dei catarifrangenti lungo i percorsi protetti, dove in alcuni tratti è viene lamentata anche la cancellazione della segnaletica a terra. Il primo segnale è stato lanciato ieri, in un orario in cui traffico e pioggia sono stati probabilmente complici dell’incidente che ha preceduto la pedalata di gruppo, scortata dagli agenti di polizia locale, che si è tenuta a suon di campanelli che hanno attirato l’attenzione degli automobilisti di passaggio. Intanto la mobilitazione locale prosegue anche sul web, dove si è creata una rete di sostenitori dei mezzi non inquinanti, che chiedono spazi dove potersi muovere in sicurezza.Fonte: Il Cittadino

venerdì 18 settembre 2009

San Donato - Metanopoli riapre nel fine settimana

Tra sabato e domenica riapriranno i cancelli del centro sportivo Metanopoli, restituendo ai sandonatesi la possibilità di utilizzare il parco, mentre settimana prossima saranno riattivati gli altri impianti, eccetto la piscina. I “clienti” del nuoto dovranno attendere almeno una ventina di giorni, dopodiché le vasche torneranno ad accogliere gli appassionati sotto la gestione della Gestisport, che pagherà l’affitto al comune, che a sua volta si accollerà le utenze. Questi i principali aggiornamenti resi noti ieri mattina in conferenza stampa dal sindaco Mario Dompé, il quale ha innanzitutto ricordato che è stato istituito un numero telefonico (02 52772331), che i corsisti e i cittadini potranno contattare per avere ulteriori ragguagli riguardo gli sviluppi della complessa situazione. Parte così la nuova gestione, con il centro sportivo tornato in mani pubbliche, che da ora in avanti si occuperà della manutenzione del complesso. In ogni caso si tratta di un piano transitorio, in attesa che si completi il nuovo iter per individuare un nuovo investitore, pronto a scommettere sul domani del patrimonio voluto da Mattei. «Attualmente - ha ricordato Dompé -, sono in corso una serie di passaggi per gli allacciamenti e la stipula delle assicurazioni, nel frattempo i dirigenti hanno messo in atto un sistema di sicurezza 24 ore su 24. Alcuni tecnici hanno effettuato un sopralluogo nella piscina e hanno parlato di impianti tecnici deteriorati e antiquati».
La nuova gara di project financing richiederà circa un anno di tempo e il gestore che subentrerà dovrà assorbire gli undici dipendenti della Gism, che in queste vicissitudini hanno fortemente temuto per il proprio posto di lavoro. Riguardo il consiglio comunale che si è tenuto mercoledì sera, il sindaco ha sottolineato: «Volevo fare un consiglio aperto, ma ho evitato perché ci sono cittadini arrabbiati e non ho voluto rischiare che volassero parole di troppo, con conseguenti querele. Basti pensare che ci sono dei dipendenti che non sono pagati da aprile e che non è mai stato colmato il buco nel Trattamento di fine rapporto».Riguardo invece le offerte, in questa fase la Sportiva Metanopoli, a cui per il momento è stata riconosciuta «una priorità nell’accesso alla struttura», continuerà ad utilizzare gli impianti. Sulle misure intraprese, che hanno portato alla sospensione per alcuni giorni delle attività, il primo cittadino ha affermato: «Abbiamo dovuto interrompere una continuità patologica per un futuro certo. Come dimostrano le immagini proiettate ieri sera in consiglio comunale non c’è stata la capacità di gestire il centro. Tutto quello che ci troviamo adesso, è causa di errori del passato».In merito infine al contenzioso in corso aperto con Gism, Dompé ha rimarcato: «Da parte nostra ci sarà apertura, ma è certo che non siamo disponibili a fare accordi sotto banco perché i soldi sono dei cittadini».Fonte: Il Cittadino