sabato 29 novembre 2008

Dal Po al caminetto: triste addio all’antica quercia


Il tronco tagliato dalla motosega misura alla base oltre tre spanne di larghezza, quindi circa 60 centimetri di diametro.

La quercia che delimitava l’incrocio dei due sentieri golenali fra Guzzafame e l’Isolone, segnalava il limite di proprietà e faceva le funzioni di frondoso “cartello segnaletico” di campagna. La mano dell’uomo ha troncato l’albero antico, del quale restano ammassi di ramaglie rinsecchite e abbandonate; un tempo non troppo lontano avrebbero riscaldato le stufe di famiglie di contadini, ora giacciono come carta straccia, dimenticati e inutili. All’uomo interessava solo il forte e alto fusto, da tagliare in ceppi che finiranno nei caminetti accesi per Natale. Il duro legno scricchiolerà gemente, ma nell’atmosfera gioiosa nessuno capirà. Di querce ne restano pochissime sparse qua e là nella golena del lungo Po: non sono come i pioppi, che crescono in fretta. La quercia, simbolo di forza e resistenza. E allora perchè?
Fonte: Il Cittadino

1 commento:

  1. Perchè forse pochi hanno "tempo" per fermarsi a ricordare.
    Siamo fanatici della parola e non vogliamo riconoscerci in scimmie senza pelo che hanno imparato a camminare su due zampe e che possiedono un cervello, talvolta, evoluto

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