
A lanciare l’allarme sono stati gli amministratori del territorio, che domenica nel castello di Melegnano hanno partecipato ad una tavola rotonda sul futuro del Sudmilano organizzata da Pietro Mezzi, ex sindaco di Melegnano e oggi assessore al territorio in provincia. «Tra infrastrutture viabilistiche, interessi edificatori sul Parco sud e nuovi strumenti di pianificazione locale - ha premesso Mezzi -, il Sudmilano è al centro di tutta una serie di progetti. Il nostro obiettivo è di frenare il consumo indiscriminato di suolo e pianificare uno sviluppo sostenibile». Domenica mattina, quindi, il vicesindaco di Melegnano Enrico Lupini ha indicato nel federalismo fiscale «una possibile soluzione ai problemi del territorio». L’ex sindaco di San Donato Achille Taverniti, Maurizio Margutti, ex vicesindaco di Melegnano e oggi capogruppo di “Melegnano città aperta”, e Romano Tronconi, ex primo cittadino di San Zenone, hanno però sollevato una serie di dubbi: «Perché oggi il federalismo fiscale è ancora qualcosa di indefinito - hanno spiegato -. Nel frattempo, dopo l’abolizione dell’Ici e altre misure varate a livello nazionale, oggi gli oneri di urbanizzazione rappresentano la maggior fonte di entrata per le singole amministrazioni. Di qui l’assoluta necessità di reperire risorse alternative, pena il rischio di un’urbanizzazione sempre più massiccia». Ma il dibattito si è concentrato anche sulla tangenziale est esterna, di cui proprio nei giorni scorsi è stata firmata la concessione per la realizzazione. Mario Valesi, sindaco di Dresano, e lo stesso Mezzi hanno auspicato la massima attenzione sull’argomento: «Perché - ha chiarito Mezzi - le amministrazioni del territorio devono allearsi per studiare un progetto di carattere territoriale, che si affianchi a quello meramente viabilistico. Senza contare che la tangenziale dovrebbe concludersi entro il 2015, ma i fondi per le opere viabilistiche connesse non sono stati fissati. Perciò, i comuni interessati devono battersi affinché la bretella Cerca-Binasca sia anticipata rispetto alla tangenziale est esterna». La tavola rotonda si era aperta con l’intervento di Franco Sacchi, direttore del centro studi Pim: «L’area del Sudmilano necessita di un rafforzamento infrastrutturale - ha ribadito -, mentre il Parco sud deve mantenere la sua centralità». Il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine, infine, ha presentato la proposta di legge dell’associazione ambientalista: «Chiediamo - ha concluso - che, per ogni nuova costruzione su suolo libero, sia ceduto al comune il doppio della superficie occupata dall’edificazione, da destinarsi poi a scopi ecologici».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento