mercoledì 25 marzo 2009

Melegnano - Tumori alla vescica, via all’indagine

Verranno coinvolti 600 pazienti del circondario: la media locale è il doppio di quella regionale.Obiettivo scoprire le cause della patologia più diffusa in città.

Tumori alla vescica, indagini al via per gli abitanti del Melegnanese. Ad annunciarlo è Edoardo Bai, responsabile della medicina del lavoro dell’Asl: «Dopo il via libera da parte della regione - spiega Bai -, che ha approvato il nostro progetto, prossimamente partirà la campagna che coinvolgerà 600 cittadini tra Melegnano, San Giuliano e Cerro al Lambro affetti da tumore alla vescica». La vicenda risale ormai a più di un anno or sono, quando lo stesso Bai ha consegnato alla regione Lombardia tutta una serie di dati non certo confortanti: «Dal 2000 al 2006 - ha rivelato in quell’occasione il responsabile dell’Asl -, a Melegnano i casi di tumore alla vescica sono esattamente due volte e mezzo per gli uomini e una volta e mezza per le donne superiori alla media regionale». Come dire che per un caso di tumore a livello regionale, a Melegnano ce ne sono stati due e mezzo per gli uomini e una e mezzo per le donne. «Il doppio, insomma - ha ripreso Bai -, facendo la media tra i due sessi. A questo punto, si tratta di compiere un’indagine accurata per accertare l’esatta tipologia delle vittime. Per prima cosa - ha chiarito -, vogliamo capire se i malati lavoravano o comunque hanno avuto qualche contatto diretto con l’ex chimica Saronio». Vale a dire l’industria di Melegnano che sino a metà degli anni Sessanta produceva coloranti per tessuti, impiegando però senza alcuna misura di prevenzione e protezione le famigerate ammine aromatiche, all’origine di numerosi casi di tumore alla vescica accertati sino all’inizio degli anni Ottanta. Sta di fatto che, dopo la denuncia dell’Asl, a gennaio 2008 la regione Lombardia ha istituito una commissione tecnica d’indagine per scoprire le cause del tumore nell’area del Melegnanese. Composto dai tecnici del Pirellone, dell’Arpa, dell’Asl e dell’università di Milano, in questi giorni l’organismo ha dato il nulla osta al progetto dell’Asl, che a breve dovrebbe ottenere un finanziamento ad hoc. «A questo punto - fa sapere ora Bai -, partiremo con le interviste ai malati di tumore alla vescica, che tra il 2000 e il 2006 abbiamo individuato essere 600 tra Melegnano, San Giuliano e Cerro. Ad ogni modo - ecco la successiva precisazione -, nessuno di loro ha avuto contatti diretti con l’ex chimica Saronio». In altre parole, dunque, non si tratta di ex dipendenti dell’industria, che del resto ha chiuso i battenti ormai più di 40 anni fa. Bai spiega infine i propositi dell’indagine, che si propone di coinvolgere alcuni studenti di medicina dell’Università di Milano: «L’obiettivo è quello di tracciare un identikit completo dei malati. Mi riferisco ad esempio alla zona dove vivono, alle loro abitudini alimentari e al loro stile di vita. Perché - conclude - dobbiamo assolutamente trovare le ragioni di una patologia tanto diffusa nel Melegnanese».
Fonte: Il Cittadino

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