La storia del santuario della Beata Vergine del Pilastrello incomincia il 14 maggio del 1386: una fanciulla, Caterina, sordomuta e paralizzata alla mano destra, si trovava a pascolare le sue oche lungo il rivo che scorreva nelle vicinanze dell'attuale Santuario. Era anche il luogo della fontana pubblica del piccolo paese, dove tutti venivano ogni giorno, per attingere acqua per la propria casa. Davanti alla fontana, poi, la pietà popolare aveva posto l'immagine della Madonna dipinta su un pilastro e proprio un quel punto avvenne il miracolo: Caterina guarisce improvvisamente dalla paralisi della mano destra e dalla infermità che la rendeva sordomuta dalla nascita. Un avvenimento che secondo gli storici del tempo richiama una folla ingente, non solo dal paese di Dovera, ma anche dai paesi vicini e persino da Lodi, nel giorno stesso del prodigio. La devozione popolare farà sorgere poi un piccolo Santuario sul luogo del pilastro sul quale stava dipinta l'immagine della Madonna e un santuario più grande sul luogo della Apparizione della Madonna.Il Santuario più piccolo andrà distrutto nel 1636, a cusa di gravi lesioni alle strutture, subito però ricostruito con altro stile (1700).
Il santuario originario - Il santuario maggiore venne ricostruito nel 1700, dopo che il precedente, più piccolo, rovinasse. La chiesa originaria è meglio conosciuta come "i Santoni". Questo nome le deriva dalle due gigantesche figure di Santi posti ai lati della facciata. Il vero capolavoro della chiesa è appunto la facciata, in quanto è l'unica parte che conserva gli affreschi originali, raro esempio di pitture di scuola giottesca in Provincia di Cremona. La fronte è preceduta da un portico rustico sorretto da pilastri, di cui si possono ammirare delle tracce di affreschi. Nella lunetta del portale gotico vi è un affresco raffigurante una Resurrezione. Ai lati troviamo le due gigantesche figure di Santi, mentre nella parte centrale troviamo una delicata Annunciazione. Al di sopra della scena troviamo una raffigurazione di Gesù Cristo. La decorazione ad archetti ciechi intrecciati in terracotta, che corre anche lungo i fianchi della chiesa scanditi da massicci speroni, ne denunciano l'origine gotica. All'interno possiamo ammirare una serie di affreschi votivi raffiguranti Madonne con Bambino, Santi ed Episodi della Vita di Cristo, anch'essi eseguiti tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo. Queste pitture, che ricoprono la controfacciata ed i fianchi della chiesa, sono accompagnati da affreschi eseguiti in epoca moderna, raffiguranti S.Agnese, S.Francesco e l'Albero di Jesse.
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