martedì 21 luglio 2009

Peschiera - Rientrati gli studenti colpiti dal virus

L’arrivo da Londra a Malpensa domenica sera, poi un momento comune in municipio: ieri altri controlli.Nessuno strascico: i giovani sorridono e rispondono ai cronisti.

Molto rumore per nulla. O quasi. Il presunto contagio da virus A/H1N1 (non esiste la certezza, non essendo stati ancora compiuti esami ad hoc) subito da 19 studenti di Peschiera e San Giuliano in gita d’istruzione a Londra non ha lasciato strascichi. I ragazzi sono infatti rientrati domenica sera in Italia in buona salute e con il sorriso sulle labbra, solo un po’ stupiti dal can can mediatico scatenato in questi giorni da tutti i mezzi di informazione. La tabella di marcia è stata rispettata senza intoppi: qualche minuto dopo le 21 l’aereo che trasportava gli allievi della scuola media De Andrè che avevano partecipato a un viaggio di due settimane in Gran Bretagna - una sorta di vacanza-studio ospiti di un prestigioso college inglese - è atterrato alla Malpensa. Al fine di evitare la massa di giornalisti e curiosi che attendevano agli ingressi, la scolaresca è stata fatta uscire da un’uscita secondaria dai responsabili dell’aeroporto. Ad attenderli, oltre al sindaco Antonio Falletta e al dirigente scolastico Giuseppe Facciorusso, un pullman messo a disposizione dal comune di Peschiera, che li ha ricondotti a casa. Alle 23 in punto il torpedone ha varcato i cancelli dell’istituto De Andrè, e la commozione di genitori, amici e parenti ha preso il sopravvento. Baci, abbracci insieme a qualche lacrima di felicità. Poi, tutti in sala proiezioni a fare il punto della situazione. Il sindaco Falletta ha salutato i reduci della particolarissima avventura con affetto, consegnando ad ognuno un piccolo cadeux («tanto per essere originali, è un libro in inglese» ha scherzato il primo cittadino). Per gli indiscussi protagonisti della serata è stato poi approntato un ricco buffet: i giovani studenti si sono divertiti molto a rispondere alle domande dei reporter, e a dare prova di inopinata spigliatezza davanti alle telecamere: visibilmente emozionate, al contrario, le due professoresse che hanno accompagnato gli studenti in un viaggio che rimarrà per sempre impresso nei loro ricordi. Rita Vecchio e Annamaria Donniacuo hanno dato prova di grande capacità di gestione in una situazione certamente complicata. Una ventina di adolescenti costretti a vivere qualche giorno barricati nelle loro stanze, alle prese con i sintomi di una temuta pandemia: sono state di volta in volta infermiere, psicologhe, esperte in pubbliche relazioni (per i contatti continui con il consolato italiano a Londra), mamme consolatrici, tanto da meritarsi «la graditudine e la stima eterna» del professor Facciorusso. Pericoli in sè non ce ne sono stati: la febbre è durata poche ore, e solo in rari casi è salita sopra i 39 gradi. Il repentino trattamento con il Tamiflu ha evitato ogni conseguenza, e il maggior smacco dei giovani peschieresi è stato quello di non aver potuto trascorrere gli ultimi scampoli di vacanza con i loro nuovi amici. Ieri mattina, i sei ragazzi non contagiati si sono recati al San Raffaele insieme ai genitori per i controlli di rito: da oggi, per loro e gli altri è di nuovo voglia d’estate e di mare.
Fonte: Il Cittadino

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