venerdì 13 marzo 2009

Milano vuole crescere a sud: Penati e Mezzi lanciano l’sos

«Milano vuole costruire case per 700mila nuovi abitanti, ma per farlo deve togliere di mezzo il Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento provinciale, ed avere piena deregulation nel Parco Sud.

Per questo i lavori del consiglio provinciale sono bloccati dalla spaventosa cifra di 1900 emendamenti targati centrodestra». L’allarme è arrivato ieri da Filippo Penati, leader a palazzo Isimbardi già in piena campagna elettorale, assieme a Pietro Mezzi, assessore verde, responsabile della politica del territorio e parchi. Il Ptcp di palazzo Isimbardi, il documento ideato nel ‘98 (giunta Colli) per coordinare e ricucire i 189 comuni ambrosiani in un disegno d’insieme, rischia di non vedere la luce entro i brevi termini ancora nelle mani dell’esecutivo Penati. «L’adozione del Piano - ha denunciato Mezzi - si sta scontrando con la massa ostruzionistica di 1900 emendamenti tutti a firma di Forza Italia e Alleanza Nazionale, con una risicatissima quota che arriva dai Comunisti Italiani, che puntano a rendere sostanzialmente impossibile il voto prima del semestre bianco. Ma i tempi ci sono ancora e faremo di tutto perché si arrivi almeno all’adozione del documento, il quale anche senza seconda lettura (approvazione definitiva, ndr) deve essere comunque salvaguardato come prescrizione vincolante». Sul filo del rasoio, dunque. E tutto - a detta del presidente ricandidato e del collega assessore - a causa di uno scenario che dovrebbe inquietare le propaggini del Sudmilano: mano libera nel Parco Sud, per una nuova stagione di grandi “Piani Casa” a Milano. Oltre allo spazio per il famoso nuovo inceneritore. «Qui il problema non è tecnico - ha affondato Penati - in realtà il territorio, anche dove governa il centrodestra, ha dimostrato di capire che un Piano di coordinamento ci vuole e la quadra su molte situazioni si è trovata. Il nostro Ptcp integra anche aspetti che certamente non arrivano da scelte di centrosinistra come la “legge obiettivo” per le nuove autostrade milanesi tipo tangenziale est est. Il problema è politico: dietro la barricata c’è la copertura della volontà, annunciata da palazzo Marino, di ripopolare Milano, che da decenni è in emorragia di abitanti, con 700mila nuovi cittadini. Per farlo secondo noi ci vuole un Ptcp, secondo la Pdl no: bastano i Piani di cintura urbana». Mezzi ha insistito sul fatto che l’accusa di «dirigismo», sull’approccio tenuto dal centrosinistra rispetto al Piano, non sta più in piedi: «Abbiamo individuato gli ambiti agricoli strategici della provincia a norma delle legge Boni, che è regionale; abbiamo cucito 65 km di “Dorsale Verde” nel Sudmilano, abbiamo cercato di mediare con Milano città sulle aree di espansione periferica.»
Fonte: Il Cittadino

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