giovedì 9 aprile 2009

Anche il Parco agricolo dice “no” al gassificatore di rifiuti a Mediglia

Il direttivo, interpellato dal sindaco, si è espresso contro il nuovo impianto.

Anche il Parco agricolo Sudmilano ha preso posizione contro l’insediamento a Bustighera di un impianto per la valorizzazione energetica dei rifiuti (gassificatore). È passata la delibera, che sarà opposta in conferenza di servizi e proposta alla valutazione di impatto ambientale. All’ordine del giorno, durante il direttivo del Parco che si è riunito martedì, il parere contrario o favorevole al progetto della società Mse (Mediglia Servizi Ecologici), dopo i “no” di comune di Mediglia e Provincia e il “ni” di Regione Lombardia. A chiedere il pronunciamento era stato il sindaco di Mediglia Carla Andena: in forza della decisione già presa dal paese amministrato. «Già lo scorso martedì - precisa il primo cittadino - avremmo dovuto discutere la questione. C’è stato un rinvio. Finalmente siamo arrivati a un pronunciamento ufficiale, per questo ringrazio la presidente Bruna Brembilla che ha voluto seguirmi in questa battaglia. Quello che è importante, a cui noi tutti abbiamo sempre dato la precedenza, è la salute dei nostri cittadini. Oggi la tecnologia proposta non dà sicurezze in merito, può anche essere la più perfetta possibile, ma non abbiamo dati scientifici certi». Motivo per il quale il sindaco aveva chiesto la deliberazione del no: all’unanimità dei presenti il consiglio direttivo del Parco delibera «di esprimere parere di non conformità dell’intervento alle norme tecniche attuative del Ptc del Parco relativamente all’impianto di gassificatore previsto in località Bustighera nel comune di Mediglia». Dai comitati cittadini entusiasmo e perplessità non mancano. «Si è formalizzato un parere negativo - spiega Silvano Piazza, presidente del Comitato cittadini di Mediglia per l’ambiente -, invece di un no. L’assessore Brembilla, che noi avevamo incontrato la scorsa settimana, ci ha ribadito le sue intenzioni. Con lei abbiamo anche parlato dell’audizione che avevamo avuto in Regione: ci ha evidenziato che il rifiuto speciale è di competenza della Regione e il rifiuto solido urbano è di competenza della Provincia. Il tutto è determinante rispetto alle competenze relative all’iter autorizzativo del gassificatore. In Regione è stato detto il contrario: tra l’altro l’assessorato regionale ha messo in delibera di giunta l’abbattimento dei vincoli paesaggistici, eliminando di fatto ostacoli alla realizzazione di simili impianti in zone di pregio. La possibilità che si estendano a macchia d’olio l’ha creata il Pirellone».
Fonte: Il Cittadino

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