lunedì 20 aprile 2009

San Fiorano - Al posto delle armi l’energia del sole

A breve il progetto di fattibilità, poi un piano per la collaborazione con i privati: niente cementificazione.L’ex base Nato dovrebbe diventare un grande parco fotovoltaico.

Per trent’anni è stata una base militare della Nato. Tempo un paio d’anni e si trasformerà in un innovativo parco fotovoltaico in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di 3 mila famiglie. Guarda al sole e alla luce la riconversione dell’ex base Nato di San Fiorano: niente laghetti di cava, niente campi da golf o maneggi sportivi, il futuro di questi 150 mila metri quadrati di area ex militare scommette piuttosto sull’energia pulita del fotovoltaico, ipotecando la nascita di un parco energetico da 7 megawatt-ora, uno tra i più grandi previsti in Italia. L’annuncio è stato dato dal sindaco Antonio Mariani nella pubblica assemblea che venerdì sera ha finalmente svelato il destino dell’ex base Nato, divenuta di proprietà comunale nel giugno 2006. Accanto a Mariani, i fedelissimi di giunta e pure l’assessore provinciale all’ambiente Antonio Bagnaschi: già siglato in giunta provinciale e sanfioranese, del resto, il protocollo d’intesa che lega le due istituzioni nel sostegno di questo progetto. «Tutto è partito la scorsa estate parlando con un amico sanfioranese che mi ha suggerito l’idea - ha sottolineato Mariani - . Assieme ai miei uomini di giunta, abbiamo così preso contatto con alcuni ingegneri del Politecnico di Milano. Sono venuti in sopralluogo all’ex base Nato ed hanno espresso parere favorevole. Quest’idea è partita come un sogno. Ma può davvero trasformarsi in realtà». Lo studio di fattibilità che definirà numeri e portata della centrale fotovoltaica partirà a breve. Successivamente sarà indetto un bando di project financing per ricercare i privati che dovranno finanziare quest’intervento che prevede investimenti tra i 35 e i 40 milioni di euro. Secondo una prima idea progettuale, peraltro, i pannelli fotovoltaici potrebbero occupare solo metà dell’ex base Nato. La parte restante sarebbe così destinata a verde. «Questo progetto evita qualsiasi cementificazione dell’ex base Nato e cancella l’ipotesi di una cava nell’area che avrebbe riversato nelle nostre strade 5 mila camion previsti per il trasporto del materiale cavato - ha sottolineato Mariani - . Di più: questo progetto non prevede costi per il nostro comune, che invece incasserebbe l’affitto dal privato che realizzerà il parco fotovoltaico e venderà l’energia all’Enel. Non sono promesse- ha poi detto Mariani- ma nulla vieta che, in fase di convenzione, si possano anche ottenere sconti sulle bollette per i sanfioranesi». «É un progetto innovativo, che scommette sulle fonti di energia rinnovabile - ha sottolineato Bagnaschi, affiancato dal consigliere provinciale Angelo Omini - . Con questa realizzazione, l’ex base Nato non viene restituita solo a San Fiorano ma a tutto il Lodigiano». Strategico anche il valore educativo della riconversione. «L’idea - ha detto Bagnaschi - è quella di realizzare percorsi di educazione ambientale aperti alle scolaresche».
Fonte: Il Cittadino

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