sabato 16 maggio 2009

L’ipotesi nucleare è tornata un incubo

A breve il governo sceglierà i siti per posizionare le centrali e la Bassa si schiera contro la riattivazione di Caorso.Primi cittadini contrari al disegno di legge: «Abbiamo già dato».

Si ritorna all’energia nucleare. Questa settimana il senato ha licenziato il disegno di legge sullo sviluppo, ora il testo dovrà tornare alla camera per quello che dovrebbe essere il via libera definitivo. Un passaggio che per il ministro Claudio Scajola non dovrebbe subire particolari intoppi, perché dopo il lungo confronto parlamentare «il testo è chiuso e la discussione non può continuare all’infinito».Una notizia che scuote il territorio della Bassa, perché quando si parla di nucleare il pensiero corre subito a Caorso. E al rischio che la centrale possa rimettersi in moto. Il disegno di legge dovrebbe diventare legge a tutti gli effetti prima dell’estate, entro sei mesi dall’entrata in vigore il governo dovrà emanare la normativa e indicare i siti per la localizzazione degli impianti di produzione e di stoccaggio delle scorie. I siti potranno avere carattere di “interesse strategico nazionale”, e quindi essere sottoposti a controllo militare. Le autorizzazioni saranno rilasciate dal ministero dello sviluppo, di concerto con l’ambiente e le infrastrutture.Inoltre, sarà istituita l’agenzia per la sicurezza nucleare, a cui spetterà il controllo delle attività, la gestione e la sistemazione dei rifiuti radioattivi, la vigilanza sugli impianti.I sindaci dei comuni lodigiani che si affacciano su Caorso non vedono di buon occhio l’ipotesi di un’altra centrale in funzione proprio sotto casa. «Non sono contrario al nucleare - dice Renzo Contardi, primo cittadino di Caselle -, ma credo che il Lodigiano abbia già pagato molto in fatto di ambiente. Dopo molti sforzi siamo riusciti a ottenere le giuste compensazioni, siamo a due chilometri dal “cupolone”». Anche Gianfranco Manzoni, primo cittadino di Castelnuovo, ritiene che la riconversione di Caorso sia inopportuna: «Non mi sembra la zona adatta, il livello del Po si è abbassato rispetto al passato, inoltre questa è un’area molto popolata, spero che il sito non sia individuato qui».L’onorevole Erminio Quartiani (Pd), che fa parte della commissione attività produttive della Camera, sebbene non sia contrario al nucleare ritiene che il ddl sia un documento caratterizzato da luci e ombre. «Il primo errore è quello di affidare al governo la verifica tecnica - afferma -, perché al governo spetta la responsabilità politica, i due ministeri continuano ad avere la prevalenza. Questo è un errore, perché l’unico modo per promuovere il nucleare è creare un’autorità terza e instaurare un rapporto con la popolazione, non possono essere imposti dei siti».Per Quartiani, il difetto più grande del documento sta nel fatto che la strategia non è affatto chiara: «Avrebbe dovuto accelerare alcune procedure, ma così non è stato, non emerge una strategia ben definita». Fonte: Il Cittadino

1 commento:

  1. SI AL NUCLEARE!!!!!!
    BASTA CON TUTTE QUESTE STUPIDATE!
    IL NUCLEARE NON E' CHERNOBIL!
    E TUTTO L'INQUINAMENTO CHE PRODUCIAMO PER IL NOSTRO BENESSERE VA BENE?
    IPOCRITI!!!!!!

    SPERIAMO NELLE CENTRALI NUCLEARI!!

    O ALTRIMENTI CONTINUATE A PAGARE IL KW PIU' CARO D'EUROPA!

    DOCUMENTATEVI PRIMA DI PARLARE!!!

    RispondiElimina