venerdì 15 maggio 2009

San Donato - Sgominato il “supermarket” della droga

Trovati stupefacenti pronti per essere smerciati, la zona era diventata punto d’incontro fra tossicodipendenti e spacciatori.Cinquanta carabinieri fanno irruzione nell’ex area dell’Eni.

Circa 50 uomini di uomini dell’Arma ieri pomeriggio sono scesi in campo, circondando i laboratori dismessi ex Eni di via Fermi, che da tempo si erano trasformati in un supermercato della droga. Il gruppo coordinato dal capitano del comando di San Donato Giuliano Gerbo ha fatto irruzione nei fatiscenti stabili costellati di pertugi e anfratti ricoperti da vegetazione che toglieva visibilità agli accessi ai locali. Proprio gli spazi interni rappresentavano un punto di riferimento per i tossicodipendenti provenenti da un vasto bacino. Nel corso dell’operazione è stato fermato un gruppo composto probabilmente da abituali frequentatori, che al momento dell’intervento dei carabinieri si trovavano sul posto, tuttavia il bilancio della retata è atteso per la giornata di oggi. Muovendosi su un terreno sconnesso, tra arbusti incolti e qualche tombino scoperchiato, i carabinieri, partendo dal tratto più vicino alla strada, si sono man mano introdotti in tutti i punti di accesso, spingendosi pian piano verso la rete che delimita il tratto urbano sandonatese dal terminal della metropolitana. Qualcuno ha tentato di darsi alla fuga, ma le vie di uscita sono state tenute d’occhio per tutto il tempo, mentre sul luogo sono state effettuate una serie di perlustrazioni con l’ausilio dell’unità cinofila. All’interno è stato trovato un bilancino con accanto della droga pronta per essere suddivisa tra i consumatori che utilizzavano ormai come punto di riferimento un tratto di città facilmente accessibile, ma al riparo dal grande passaggio. I residenti di via Fermi, dirimpettai della recinzione bucata a cui si accedeva ai fatiscenti stabili, avevano più volte segnalato una situazione insostenibile, legata al transito continuo di mezzi. I clienti, infatti, giorno e notte, mettendosi d’accordo con gli spacciatori, raggiungevano il tratto di San Donato che dista poche centinaia di metri dai palazzi di vetro per fare rifornimento di sostanze stupefacenti. Alcuni per drogarsi non aspettavano nemmeno di rientrare in macchina, come dimostrano le siringhe gettate nel circondario. Frequentazioni decisamente mal gradite dalla gente che abita in quel tratto di Metanopoli, dove un tempo si concentrava solo il viavai dei dipendenti Eni, fino a quando il comparto è stato dimesso, per poi essere venduto insieme al “pacchetto” di aree centrali. Il piano, però, dopo che la proprietà è passata di mano, in realtà non è mai decollato, è possibile che anche i costruttori - che dovrebbero investire nella realizzazione di un nuovo quartiere - siano stati fermati dal ciclone della crisi. Fatto sta che nei mesi scorsi anche il sindaco Mario Dompé in consiglio comunale aveva fatto cenno ai «gravi problemi di sicurezza», annunciando l’intenzione di procedere con la demolizione. Il primo importante segnale è arrivato ieri, con un deciso intervento che ha riportato ordine e legalità negli stabili dove ultimamente gli spacciatori la facevano da padroni. Fonte: Il Cittadino

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