Bertonico - Il ponte senza fine pronto a novembre
Sarà concluso entro novembre il ponte di Bertonico sull’Adda: l’attuale lavorazione ha raggiunto il 65 per cento dello stato di avanzamento programmato, in linea con le indicazioni date lo scorso autunno e con la previsione di chiudere il cantiere il 23 novembre 2009. Chiuso l’iter autorizzativo, il 2010 potrebbe iniziare con la struttura finalmente in funzione dopo ben 15 anni dalla piena dell’Adda che causò nel 1994 il crollo dello storico ponte. Dal cedimento del manufatto esistente, passarono ben sei anni, tra rinvii e polemiche, prima di dare il via libera al cantiere per la realizzazione del nuovo ponte. Nel 2000 finalmente iniziarono i lavori, ma nel 2002 vi fu una prima fermata tecnica a causa dell’alluvione che colpì tutto il bacino dell’Adda. Pochi mesi dopo la ripresa, la ditta appaltatrice Coop Costruttori di Argenta andò in una grave crisi finanziaria conclusasi con le procedure fallimentari e il commissariamento. Nel 2003 l’azienda abbandonò quindi il cantiere a se stesso. Così, Anas riprese in mano tutto l’iter procedurale per avviare il progetto di completamento. La nuova assegnazione avvenne nel 2007 per un importo di 19 milioni di euro, e da allora a lavorare nel cantiere è la società siciliana Tecnis, capogruppo del consorzio Ati Uniter Consorzio Stabile - Csa, che si era aggiudicato la commessa. Ma anche in questo caso, il cantiere partì malissimo: gli oltre tre anni di abbandono avevano portato a un forte degrado degli elementi strutturali già realizzati, e così la Tecnis prima di metterci mano dovette compiere un’approfondita analisi sull’opera già realizzata, con una revisione e una sostituzione di varie componenti strutturali. Di fatto, i lavori ripresero soltanto nell’autunno del 2008, con l’indicazione di una chiusura cantiere nel novembre 2009. Una data per la quale nessuno nel Lodigiano e nel Cremasco avrebbe scommesso un euro. E invece ci siamo.«All’inizio dell’anno abbiamo avuto qualche ritardo causato prima dalla neve e poi dalla pioggia, in primavera - spiegano il direttore lavori Fabrizio Cardone dell’Anas e il direttore del cantiere Alessandro Minniti di Tecnis. - Dopo però abbiamo recuperato in pieno sui tempi previsti, e oggi siamo allineati con i programmi. Se non avremo difficoltà meteo, il ponte sarà finito per il 23 novembre».La settimana prossima inizieranno le gettate di cemento della soletta del ponte, del quale è già stata realizzata l’armatura in acciaio inox: sono otto colate tecnicamente molto difficili per i carichi, da distribuire correttamente sulla struttura, e da svolgere a distanza di una settimana l’una dall’altra. Per fine settembre la pavimentazione grezza del ponte sarà conclusa, e a quel punto non resterà che passare all’asfaltatura e alle finiture superficiali.Il nuovo manufatto è tecnicamente un ponte strallato, in cui la struttura è sostenuta da stralli, ovvero i cavi in tensione che partono dai pennoni alti fino a 70 metri. A campata unica, è il quarto in Italia per lunghezza tra le strutture di questo tipo, circa 400 metri. È largo poco più di 25 metri, con due carreggiate di scorrimento composte da pista ciclabile, corsia d’emergenza e corsia di marcia normale. In mezzo, a separare le carreggiate per tutta la lunghezza, c’è un ampio cassone di quasi due metri che serve per la manutenzione della struttura.«È un’opera che per caratteristiche costruttive e materiali impiegati si pone a livelli veramente alti - afferma Cardone -. Ci sono soluzioni tecniche che sono state ideate appositamente per la manutenzione di questo ponte e materiali presi a prestito da altri rami industriali, per esempio le vernici dei cantieri nautici. E l’opera sarà anche gradevole esteticamente, con colori che sorprenderanno. Ancora pochi mesi e tutti lo potranno ammirare, e soprattutto percorrere. È un’opera in cui Anas non si è risparmiata, e pur con una storia complicata, oggi possiamo essere molto contenti per il risultato ottenuto in questi due ultimi anni».Fonte: Il Cittadino
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