Lodi Vecchio punta sugli orti Prime assegnazioni a giorni
Dovrebbero essere consegnati entro quindici giorni i primi orti sociali di Lodi Vecchio. Si tratta di aree di proprietà comunale affittate a privati cittadini, che hanno la possibilità di coltivare frutta e verdura per la propria famiglia. Un’iniziativa a cui finora hanno aderito circa venti pensionati che, a giorni, riceveranno le chiavi dei loro orti e potranno iniziare a lavorare il terreno. L’iniziativa, decollata all’inizio del 2009 (il termine per la presentazione delle domande era il 10 marzo), rappresenta una novità per una realtà di medie dimensioni come Lodi Vecchio e, in un periodo di crisi economica, permetterà ai futuri coltivatori qualche piccolo risparmio sulla spesa settimanale. Gli orti sociali sono costati al comune 70mila euro. L’area individuata è quella in fondo a via Piave, a destra dell’imbocco del sottopasso per Salerano e a pochi metri dalla linea ferroviaria ad alta velocità. Su una superficie di circa 3000 metri quadrati sono stati realizzati 56 orti, per una superficie media di 50 metri quadri ciascuno. Ogni lotto è recintato e dotato di un rubinetto per l’acqua. Ci sono poi due rispostigli per gli attrezzi: ad ogni orto corrisponde una cabina, un po’ come negli stabilimenti balneari. «Gli orti sociali sono inoltre attrezzati con servizi igienici - spiega il sindaco Giancarlo Cordoni - ed è previsto un portico per favorire l’aggregazione». Il primo bando, al quale hanno aderito una ventina di ludevegini, era aperto alle persone con oltre 60 anni, che non disponevano di un orto. Potevano inoltre chiedere un lotto da coltivare i nuclei familiari con portatori di handicap o persone segnalate dai servizi sociali del comune. Inizialmente il bando prevedeva il pagamento di un canone annuo da parte dei coltivatori di 120 euro (10 euro al mese): una cifra non molto elevata, visto che ogni singolo orto è recintato e dispone di acqua e corrente elettrica. A fronte di 56 orti sono arrivate un terzo delle domande e dunque, per il momento, l’iniziativa assegnerà soltanto una parte dei terreni attrezzati. La giunta di lunedì ha però introdotto due novità importanti: «Il prezzo annuale dell’affitto scende da 120 a 90 euro - spiega l’assessore Mauro Torriani -, la cifra potrà essere pagata in una volta sola oppure in due rate». L’obiettivo del comune è aprire un nuovo bando per riuscire ad assegnare tutti gli orti. Per il momento, comunque, l’iniziativa parte con chi ha già fatto domanda ed è stato ammesso. Saranno dunque una ventina di pensionati (con concessione triennale) i pionieri della coltivazione sui terreni a fianco della Tav. «Le finalità degli orti sociali sono diverse - sottolinea l’assessore Torriani -: permettono di impegnare il tempo libero e i beni alimentari autoprodotti sono più economici rispetto a quelli del supermercato. Inoltre i prodotti saranno a chilometro zero e dunque ci sarà un minor impatto ambientale rispetto a quelli coltivati in altre regioni e portati a Lodi Vecchio. Infine l’iniziativa permette di riportare in primo piano l’importanza dell’agricoltura». Fonte: Il Cittadino
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