martedì 29 settembre 2009

Cerro, ecco come la Gazzera diventerà un sito ambientale

Cascina Gazzera a Cerro, da sito più inquinato d’Italia a grande area verde.

È questo l’ambizioso progetto che sarà presentato stasera alle 21 a Cerro durante una tavola rotonda prevista al centro civico in piazza Roma. «Stiamo parlando - ha chiarito il sindaco di Cerro Dario Signorini - di un’area da circa 53mila metri quadrati sulla riva destra del Lambro, che è stata compromessa da 110mila tonnellate di melme acide, scorie di raffineria e scarti di lavorazione del petrolio». Il tutto frutto di migliaia di versamenti abusivi, di cui non sono mai stati individuati i responsabili, che dai primi anni Sessanta si sono protratti per circa un trentennio. A partire dal 2000 ha preso avvio la bonifica dell’area, considerata la più importante a livello nazionale. D’altra parte, basta dare un’occhiata alle cifre impegnate per rendersene conto. Ben 55 milioni di euro, oltre 100 miliardi delle vecchie lire, stanziati dalla regione Lombardia e dal ministero dell’Ambiente. L’intervento ha comportato addirittura la deviazione del corso del Lambro, di cui è stato isolato il tratto da sottoporre a bonifica. Un’operazione tanto delicata quanto complessa, insomma, che sembra essere giunta alle battute finali. «Domani sera (stasera per chi legge ndr) - ha ripreso Signorini - il progettista e direttore dei lavori Claudio Tedesi illustrerà a che punto siamo con la bonifica della Gazzera, che è giunta alla fase finale». Ma non solo, perchè sempre stasera sarà illustrato il futuro di cascina Gazzera. «Una volta ripristinata da un punto di vista ambientale - ha chiarito Signorini -, l’obiettivo è quello di farne un grande parco. Si tratta di un intervento impegnativo - ci ha tenuto a precisare il primo cittadino di Cerro -, che richiederà qualche anno e un notevole sforzo economico, valutato in circa 10 milioni di euro. Ma in tal modo - ha ribadito in conclusione - restituiremo all’intera collettività un polmone verde che l’insipienza dell’uomo ha tentato di distruggere, per fortuna senza riuscirvi».Fonte: Il Cittadino

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