mercoledì 9 settembre 2009

In arrivo più treni per i pendolari

Nel volgere di sei anni le Ferrovie cambieranno fisionomia, sempre più vicine ai livelli di eccellenza europei. La Lombardia guiderà la corsa al potenziamento del servizio e lo farà con una società partecipata a metà capitale tra Trenitalia e Le Nord (Tln), una soluzione unica adottata tra le altre regioni dello Stivale. Sul piatto 365 milioni di euro di investimenti quest’anno, 110 milioni più del 2008, che si sommano agli 800 milioni di euro messi dalla regione per l’acquisto di 105 treni. Da oggi 43 nuove corse al via, mentre 14 sono cominciate domenica. Mai come in passato s’investe su tutto il territorio nazionale: 2 miliardi di euro (1,5 autofinanziati e 500 milioni dal governo). «I convogli regionali miglioreranno, ce ne era bisogno», commenta il ministro dei trasporti Altero Matteoli, in collegamento satellitare con il presidente Innocenzo Cipolletta e l’amministratore delegato Mauro Moretti del Gruppo FS, l’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano e gli amministratori locali di 19 regioni italiane. Durante la “Giornata del trasporto ferroviario regionale”, si è svolto un incontro presso la sede della regione Lombardia, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo, dell’amministratore delegato della società Trenitalia-Le Nord Giuseppe Biesuz e il responsabile regionale di Trenitalia Fiorenzo Martini. Il piano di azione è dettagliato. Chissà che possa finalmente risolvere i tanti disagi del pendolarismo lodigiano, alle prese con carrozze sporche e senza aria condizionata, treni in ritardo se non soppressi, interruzioni di linea che sempre più spesso si aggiungono a già precarie condizioni di viaggio, tanto che i comuni di Casale, Codogno e Maleo hanno bussato più volte alle porte del Pirellone. La replica sta nel potenziamento della linea Codogno-Piacenza, con 12 corse sommate alle precedenti, insieme ad una grande operazione di rinnovamento e ammodernamento dei treni. «Un terzo del servizio è qui in Lombardia - ha spiegato Cattaneo -, dove ci sono duemila treni e altrettanti chilometri di strada ferrata. Ci sarà una corsa nuova ogni 7 esistenti. Noi siamo gli unici che hanno puntato su una società regionale per questo progetto. Ma non abbiamo percorso una via senza ritorno. Ci sarà un anno di sperimentazione, che si concluderà nel mese di luglio. Ci sarà un altro anno di verifica. Se gli obiettivi fissati verranno raggiunti, Tln (Trenitalia-Le Nord) proseguirà altimenti no». L’obiettivo è ambizioso: un incremento di produzione del 15 per cento (5 punti percentuale in più rispetto alla media nazionale).Fonte: Il Cittadino

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