mercoledì 9 settembre 2009

San Colombano - Sulle colline una lunga estate “calda”

Almeno dieci incendi in meno di due mesi. È stata un’estate difficile per le colline di San Colombano e Graffignana, al confine fra le province di Lodi, Milano e Pavia. Tante infatti sono state le segnalazioni arrivate ai vari comandi dei vigili del fuoco negli ultimi mesi, quasi tutte per episodi dolosi o causati dalla distrazione dei passanti che magari gettano un mozzicone di sigaretta senza pensarci nella vegetazione. Non si tratta naturalmente di episodi sempre estesi su una vasta superficie, a volte è bastato un intervento di pochi minuti per spegnere il focolare che si è formato e impedire un incendio più grave.L’ultimo episodio, in ogni caso, si è verificato venerdì scorso, in tarda serata, quando un residente aveva segnalato le fiamme lungo la provinciale 19 fra Graffignana e San Colombano, all’interno di un’area recintata e molto vicino a un’abitazione privata. Le squadre dei vigili del fuoco di Lodi e Sant’Angelo hanno dovuto lavorare alcune ore prima di avere la meglio sul rogo, che avrebbe coinvolto anche una catasta di vecchi pneumatici. Alla fine è andata in fumo una superficie di circa 400 metri quadrati di terreno, arbusti e sterpaglie, mentre fortunatamente non è stata coinvolta la vicina abitazione.Proprio per fronteggiare questa continua emergenza, recentemente si è costituito un gruppo di pronto intervento all’interno della protezione civile di Graffignana, in grado di fronteggiare gli incendi e dare supporto ai vigili del fuoco negli interventi.«Noi finora siamo intervenuti in due episodi - spiega Luigi Remigi, responsabile operativo del gruppo -, quello di venerdì scorso e un altro alla fine di luglio in località Vignazze di Graffignana, lungo la provinciale 189. Abbiamo bloccato le fiamme lungo gli argini della collina, impedendo che venissero coinvolti campi coltivati. In ogni caso quest’anno la situazione sembra migliore rispetto agli altri anni, quando gli incendi erano stati molti di più».
Proprio la protezione civile ha due squadre di volontari (undici persone in tutto) che effettuano dei controlli sul territorio di loro competenza tutti i giorni, ma in orari differenti. Se vedono qualcosa di sospetto, come qualcuno intento ad appiccare il fuoco, o scorgono direttamente le fiamme, intervengono in prima persona o fanno la segnalazione ai vigili del fuoco. «Gli incendi provocati da cause naturali sono rarissimi - aggiunge Luigi Remigi -. Per lo più sono dolosi, o provocati da distrazioni (per esempio per mozziconi gettati nei campi), o da persone che hanno l’intenzione di incendiare un tratto di collina». In ogni caso a questo punto il periodo più difficile per le colline fra San Colombano, Graffignana, Sant’Angelo e Inverno (nel Pavese) sembra passato.Fonte: Il Cittadino

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