mercoledì 2 settembre 2009

San Donato - Sale il lamento dei cittadini di Certosa

L’assessore Gargani: «Esiste un’ordinanza anti-bivacco che la polizia urbana deve fare rispettare». Per ora niente ronde.Chiedono maggiori controlli dopo gli episodi di microcriminalità.

«Per il quartiere di Certosa c’è un’ordinanza anti-bivacco, che i vigili devono fare rispettare, anche con sopralluoghi quotidiani». L’assessore alla sicurezza Simona Gargani prende così la parola sui lamentati problemi di piazza Tevere, che nei giorni scorsi sono finiti sotto le telecamere del Tg 3, con un servizio in cui alcuni portavoce del tratto di San Donato che si affaccia sulla via Emilia hanno illustrato la mozione in corso per sollecitare alle istituzioni maggior controllo da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine. Dopo gli episodi in cui risse e alterchi si sono consumati in una cornice dove al mattino spesso fanno bella mostra cumuli di bottiglie rotte, già prima dell’estate un gruppo di sandonatesi della zona è infatti passato alle azioni concrete con una raccolta firme sostenuta anche dal vivace blog del quartiere (percertosa.myblog.it). «Sono consapevole dei problemi segnalati dai cittadini - riprende l’assessore Gargani -, e da esponente della Lega nord mi piacerebbe puntare all’obiettivo di restituire ai pensionati della zona aree vivibili e sicure. Come comune abbiamo anche istituito un vigile di quartiere che copre Certosa e via Di Vittorio, in quanto il patto di stabilità non ci consente di avere le risorse umane necessarie per assicurare un presidio fisso in ciascun quartiere. Nel corso dell’estate sono stati in ogni caso organizzati alcuni interventi congiunti con vigili e carabinieri, al fine di arginare il fenomeno, inoltre continuerò ad essere a disposizione per tornare a Certosa e incontrare i residenti». Mentre quindi con il rientro delle vacanze riprende la raccolta di sottoscrizioni ospitata presso l’edicola di piazza Tevere, l’assessore si è impegnata a «continuare a fare il possibile per assicurare risposte alle esigenze del quartiere, utilizzando gli strumenti a disposizione del comune». Riguardo invece l’ipotesi delle ronde comunali, che i cittadini di Certosa peraltro non vedono di buon occhio, per il momento sebbene la volontà politica ci sia, l’iter per istituire questo nuovo “servizio” sembra essere ancora in fase embrionale. Sebbene il territorio abbia testato questo deterrente, con “passeggiate” notturne spontanee nella frazione di Poasco, riguardo i nuovi obiettivi di carattere istituzionale l’ente locale si sta infatti muovendo con cautela. «Dal momento che si tratta di un progetto totalmente nuovo - afferma l’assessore del Carroccio -, vorrei prima confrontarmi con altri comuni anche più piccoli del nostro, al fine di poter ottimizzare anche le esperienze che in alcune parti di Italia stanno iniziando a maturare. Siamo pertanto solo agli inizi, sebbene credo che in futuro l’apporto sociale di cittadini volontari possa potenzialmente concorrere a migliorare la situazione anche in un contesto come Certosa».Fonte: Il Cittadino

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