mercoledì 23 settembre 2009

San Rocco al Porto - L’abbattimento durerà 90 giorni: «L’obiettivo è rispettare i tempi»

Novanta giorni per demolire più di 100 anni di storia: il ponte sul Po a San Rocco sarà abbattuto a partire dal viadotto su lato lodigiano, quindi i lavori si sposteranno progressivamente verso Piacenza. Ieri mattina le ruspe con le pinze frantumatrici sono entrate in funzione proprio all’altezza del crollo del 30 aprile lavorando sull’impalcato e sulla soletta della carreggiata dove fino a cinque mesi fa passavano le auto. Una volta liberato l’impalcato, prima la parte inerte poi l’acciaio annegato nella struttura, toccherà alle pile essere demolite con un “martellone”, strumento dal nome significativamente evocativo.Il viadotto su lato lodigiano, fin poco oltre il punto del cedimento, sarà abbattuto completamente, impalcato, soletta e pile di sostegno. La parte di ponte sospesa sul fiume, invece, sarà attaccata subito dopo, ma qui sarà demolito il solo impalcato metallico e la soletta in cemento armato. Sarà l’intervento più spettacolare, con un pontone galleggiante ancorato in prossimità della campata da demolire. Su di esso sarà allestita una gru che sosterrà in sospensione un escavatore da 130 quintali al quale spetterà il compito di frantumare la soletta in piccole parti. Le porzioni di cemento armato saranno raccolte senza dispersione in fiume. A quel punto, la struttura in acciaio sarà sezionata con tagli locali e poi calata a terra con autogru o altri sistemi di sollevamento. Tutta questa parte di ponte sarà decostruita piuttosto che demolita, con una sorta di smontaggio pezzo per pezzo, garantendo così la stabilità della struttura ancora in essere. Infine, il viadotto d’accesso su lato piacentino resterà sostanzialmente intatto, con i soli punti di raccordo alla parte sopra l’alveo che potranno essere interessati da piccoli interventi.«La sfida più grande nella demolizione del ponte è costituita dalla decostruzione della soletta e dell’impalcato salvaguardando le pile di sostegno in alveo - dice Stefano Panseri, amministratore delegato di Despe -. A degli occhi profani potrebbe sembrare un’operazione semplice, ma nasconde delle grosse insidie». I lavori saranno conclusi in 90 giorni dalla consegna del cantiere, entro cioè il 17 dicembre. «Riteniamo che ci siano tutte le condizioni per poter chiudere l’intervento per quella data, anche in presenza dei normali momenti di stop - continua Panseri -. In questo lavoro sentiamo la pressione e l’aspettativa del territorio per fare bene e fare in fretta, ed è ciò che faremo».Fonte: Il Cittadino

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