sabato 5 settembre 2009

San Rocco al Porto - Via alla demolizione del vecchio ponte

Partiranno la settimana prossima i lavori di demolizione del ponte sul Po: ieri Anas li ha aggiudicati ufficialmente alla ditta Despe - Demolizioni Speciali di Bergamo. L’intervento consisterà nell’abbattimento dell’impalcato metallico sul lato piacentino e del viadotto di accesso su sponda lodigiana, e durerà circa 90 giorni. L’impegno di spesa è di circa 2 milioni di euro sugli oltre 40 complessivi stanziati per la ricostruzione del ponte. Nei giorni scorsi la ditta Despe, in attesa dell’ufficialità dell’incarico, aveva ottenuto da Anas il permesso di cominciare a spostare sul ponte e in golena i mezzi meccanici, camion e gru, le attrezzature e i materiali necessari ai lavori di demolizione, proprio per accelerare la fase preparatoria e avviare i lavori il prima possibile. Inoltre, si è già provveduto a disboscare, ripulire e spianare tutta l’area d’argine sotto il ponte proprio per favorire le operazioni di cantiere. Tutttavia, Despe dovrà attendere ancora qualche giorno prima di iniziare la demolizione perché si dovrà prima concludere la bonifica bellica in corso da parte della società napoletana specializzata Gea, che ha ottenuto l’incarico dal ministero della Difesa, quinto reparto infrastrutture di Padova. La bonifica è un’operazione preliminare a tutti i lavori che dovranno essere condotti nell’are. Tra circa un mese, infatti, inizieranno anche i lavori di consolidamento delle pile esistenti in alveo, che saranno eseguiti dall’impresa Else di Milano, già presente sul posto per un precedente appalto di manutenzione, e che avranno un costo di circa due milioni e mezzo di euro. La fase iniziale dei lavori di consolidamento andrà a sovrapporsi alla seconda fase dei lavori di demolizione, e i due interventi proseguiranno insieme. E sempre la settimana prossima, al termine della bonifica bellica, potrebbe partire anche il cantiere per la realizzazione del ponte galleggiante temporaneo. Ieri si è svolto a Parma l’incontro tecnico decisivo tra l’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), l’Anas, l’Autorità di bacino e le società Solidus e Cimolai, che hanno vinto la gara in associazione temporanea d’impresa tra loro. Le ditte hanno illustrato ai presenti le modifiche tecniche al progetto apportate per soddisfare le richieste dell’Aipo sulla necessità di avere una parte centrale del ponte galleggiante removibile in caso di piena e sull’analisi dell’andamento del fiume in caso di piena alla luce della nuova barriera costituita dal ponte galleggiante. Aipo ha approvato il progetto così modificato, e di fatto ha dato l’ultimo via libera alla realizzazione del manufatto, che dunque sarà smontabile in caso di necessità.Fonte: Il Cittadino

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