sabato 12 settembre 2009

Sant'Angelo - «In città è emergenza sicurezza»

Una città «deserta», in cui risse e accoltellamenti sono all’ordine del giorno. A Sant’Angelo è «emergenza sicurezza». A lanciare il grido d’allarme «per i fatti criminosi che si ripetono quotidianamente», il consigliere d’opposizione per il Popolo della libertà, Maurizio Cerioli. Ad alimentare la paura ed esasperare i cittadini, la catena quasi interrotta di furti («molti dei quali non denunciati, con vere e proprie zone della città nel mirino di criminali che si concedono di mettere a segno più colpi nella stessa via») e i disordini notturni, che spesso si concludono con risse e accoltellamenti perché «come la cronaca di questi giorni ci dimostra, ormai esistono zone franche della città - precisa Cerioli -; un esempio per tutti il passaggio da piazza Mercato della Frutta a piazza Ferrari, ogni sera invasa dai giovani in prevalenza stranieri che spesso abusano di alcool. Oggi i santangiolini evitano persino di passarci e questa è una limitazione della libertà dei cittadini». Secondo il consigliere anche gli episodi che hanno interessato la basilica (le catene più volte lasciate nell’edificio e le scritte sacrileghe) e il Chiesuolo (danneggiamenti e atti vandalici), «non possono essere semplicemente etichettati come l’opera dei soliti idioti; i luoghi scelti e le scritte simboliche fanno pensare a qualcosa di organizzato e sarebbe prudente cercare di andare a fondo nelle indagini. Le forze dell’ordine hanno già smantellato diverse organizzazioni criminali con base proprio a Sant’Angelo». Insufficienti poi le misure adottate dell’amministrazione sul fronte sicurezza e se le delibere contro l’accattonaggio e la prostituzione «hanno risultati pratici marginali e sembrano più un’operazione di cosmesi che imbelletta e lascia inalterati i problemi sottostanti», ben altra cosa sarebbe intervenire sul posizionamento delle telecamere di sorveglianza. «Quelle puntate sugli ingressi della città operano un controllo generale, è opportuno invece presidiare gli obiettivi sensibili, come scuole e oratori, costantemente presi di mira - chiude Cerioli - , ma anche pensare a proposte per togliere i giovani dalla strada. Un centro di aggregazione culturale destinato ai giovani all’Ortaglia, vicino a biblioteca e Internet point, potrebbe essere una strada».Fonte: Il Cittadino

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