Fiducioso il sindaco Mazzola, mentre al presidente Penati spetta il compito di fare luce sull’impatto economico dell’opera.Domani vertice sui finanziamenti, venerdì assemblea in città.Venerdì il prolungamento della metropolitana fino a Paullo potrebbe finalmente trasformarsi da sogno in realtà. Al sindaco Claudio Mazzola sarà dato l’onore di annuciare in un’assemblea pubblica che si terrà alle 21 presso la palestra di via Manzoni la sigla dell’accordo. Se tutto andrà come deve, il giorno prima a Roma, gli enti territoriali (comuni, provincia e regione) con il governo parleranno proprio di metropolitane, in particolare di linea 2 e 3, affrontando il tema del reperimento dei fondi e quindi delle progettazioni. «A mio avviso - commenta Mazzola - nell’assemblea che si terrà a Paullo avremo di che discutere: sono fiudcioso che dalle cose fumose che si erano pronunciate in altri incontri, stavolta comunicheremo qualcosa di concreto». In primis: fondi (lo stanziamento di parte dei 720 milioni per finanziare l’opera) e tempi di cantierizzazione (a maggio il progetto preliminare sbarcherà al Cipe ed entro la fine dell’anno dovrà essere approvato il definitivo, poi potrà decollare il cantiere). Il focus su quello che succederà a Roma lo faranno i tecnici di Metropolitane Milanesi e i politici che si sono interessati della materia. Il compito di dare un affresco generale sullo stato di avanzamento dell’opera spettarà al presidente dell’associazione di comuni per la mobilità sostenibile Paolo Sabbioni e al sindaco Paolo Della Maggiore. Per quanto riguarda la copertura economica dei lavori e l’iter da seguire interverranno il presidente della provincia Filippo Penati e l’assessore alla mobilità Paolo Matteucci. Sul futuro della metropolitana, una volta portato a Paullo il capolinea, l’ultima parola spetterà al capoprogetto di Metropolitane Milanesi Marco Broglia, che illustrerà le modifiche apportate alla prima bozza per superare la bocciatura della Corte dei conti. La giunta regionale ha dato il via libera al nuovo tracciato della M3, inviato al Ministero delle Infrastrutture, che fa risparmiare circa 100 milioni di euro alle casse pubbliche. In pratica vengono accorciate le distanze “limando” le curvature, mentre il numero delle stazioni scende a sei. Ce ne sono due in meno: sono state soppresse quella di San Donato Est e Peschiera Est. Le stazioni sotterranee rimangono San Donato Centro, Peschiera, Pantigliate-Mediglia. Il resto del percorso è invece in superficie, attraverso Caleppio, Paullo centro e Paullo-Zelo. Da Paullo si raggiungerà Milano in trenta minuti. «Il progetto ha superato le resistenze che ci potevano essere visto che due comuni hanno dovuto rinunciare a una stazione - spiega il consigliere della provincia di Cremona, Pierluigi Tamagni, ex dipendente di Metropolitane Milanesi -. Del resto credo che in termini generali non ci siano stati elementi negativi nella revisione e che la metropolitana sia fondamentale per la stessa Tem (Tangenziale est esterna, ndr) e che quindi non possa quest’ultima prescindere dall’altra».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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