giovedì 24 settembre 2009

Paullo - Lavori al palo, proliferano topi ed erbacce: il cantiere del nido è diventato una giungla

Serpi e topi vi hanno trovato il loro habitat ideale. Ma lì, in via don Gnocchi, tra arbusti e erba incolta, tra ferri arrugginiti ed un edificio lasciato a metà, dovrebbe nascere il nuovo asilo nido di Paullo. Eppure, nonostante le promesse, per il momento di accenni alla ripresa dei lavori non ce ne sono stati. Trasformando una bella zona del paese, in un'area di degrado. I residenti sono stufi e protestano, costretti a convivere con un cantiere da soap opera per le incomprensibili lungaggini. L'opposizione dal canto suo, pur riconoscendo l'importanza dell'opera, avanza il dubbio che i lavori siano partiti solo ed esclusivamente grazie ai soldi arrivati dalla Provincia. «L'amministrazione - attacca il gruppo del Pdl - ha spiegato che riprenderanno a breve e speditamente appena sarà possibile, ma sono oramai parecchi mesi che sono fermi. Il cantiere è chiuso, abbandonato a se stesso. La cosa sta creando parecchi fastidi e problemi ai residenti delle vie adiacenti». Gli esempi? Giocare nel vicino campetto da calcio è diventato impossibile, perché il cantiere si estende fino a recintare tutta l'area verde. Inoltre le erbacce alte e gli arbusti cresciuti si sono impossessati della zona, «sostituendo al bosco in città (progetto dell'amministrazione) - ironizza il centrodestra - quella che sembra una giungla». Inoltre è stata segnalata la presenza di ratti e animali randagi soprattutto durante la notte. Sulla sicurezza del cantiere, basta dire che la rete arancione che lo delimita non è - a detta dei più critici - adeguata: in alcuni punti è divelta e strappata e chiunque può accedere. «Presenteremo - spiega Luca Lavinci (Pdl) una interpellanza in merito e chiederemo spiegazioni e tempi certi. Abbiamo già avuto una spiacevole avventura con il centro socio assistenziale rimasto fermo per anni e non ancora finito e in attività. Paullo non ha bisogno di degrado e zone abbandonate». È corsa ai ripari anche la giunta. L'assessore all'istruzione Federico Lorenzini ha spiegato che il comune per una più rapida esecuzione dei lavori si è fatto garante dei pagamenti da parte dell'azienda che ha vinto l'appalto. La posa del tetto e altri interventi erano infatti stati dati in subappalto ad altre aziende, che in mancanza di sicurezza sulla solvibilità di chi li aveva commissionati non procedeva. «Solo qualche giorno fa - annuncia Lorenzini - abbiamo rivisto la delibera che ci vede ora garanti della posa della travatura lamellare e del tetto completo. Insomma, a breve potremo vedere i risultati. Possiamo dire che questa era l'unica via percorribile per velocizzare la costruzione del nido. Altrimenti avremmo potuto spulciare la graduatoria e passare alla seconda azienda classificata, che non siamo sicuri offra garanzie migliori».Fonte: Il Cittadino

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