mercoledì 9 settembre 2009

San Donato - “Saltano” i cassonetti a scomparsa, nuovo piano per il villaggio ex Eni

Il progetto di corredare il villaggio ex Eni di cassonetti meccanizzati a scomparsa per i rifiuti potrebbe essere rivisto, a vantaggio di un progetto più semplice, che punti a dotare tutte le palazzine di appositi locali per raccolta degli scarti, seguendo il modello in vigore negli altri complessi condominiali della città. Visti anche i tempi di ristrettezze economiche, i vertici dell’Azienda comunale servizi stanno infatti vagliando le diverse alternative con l’obiettivo di ottimizzare l’importo di 300mila euro, che fu versato dalla ex Cooperativa inquilini Eni per risolvere l’annoso problema della carenza di spazi dedicati al deposito della spazzatura. «Tenendo conto che con un investimento di 300mila euro si potrebbe solo dare avvio al progetto, lasciando scoperte numerose palazzine - spiega il presidente Michele Brait -, viste anche le difficoltà a programmare in un secondo tempo nuovi investimenti, ritengo che questo tema vada affrontato con attenzione. Con lo stesso importo potremmo infatti risolvere definitivamente il problema, organizzando in tutti i caseggiati degli appositi locali a portata di mano dei residenti, senza costi aggiuntivi legati alla pulizia e al funzionamento di un sistema diverso da quello in vigore nel resto di San Donato. Si potrebbe fare un buon lavoro, ordinato e decoroso, dai costi contenuti». Viste le perplessità, prima di indire il bando di appalto, il piano torna dunque sotto la lente di ingrandimento, con una serie di valutazioni per definire una volta per tutte la strada da imboccare. «Indubbiamente - conclude il vertice della municipalizzata, che gestisce il settore “igiene ambientale” -, è una questione che merita approfondimenti. Peraltro auspichiamo anche in un contributo economico da parte delle mondo aziendale del territorio per risolvere la situazione, con iniziative il più efficaci possibile». Il tema aveva già sollevato dibattito negli anni scorsi, con residenti di altri quartieri che avevano lamentato situazioni di iniquità, legate al fatto che un piano del genere avrebbe introdotto nuovi costi per la manutenzione dei dispositivi, che sarebbero stati a servizio di un solo comparto residenziale. L’obiettivo rimane comunque puntato sull’esigenza di togliere i rifiuti dalla strada, eccetto che negli orari di passaggio dei mezzi, estendendo anche al quartiere dei “colletti bianchi” le regole in vigore nel resto della città.Fonte: Il Cittadino

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