giovedì 10 settembre 2009

San Donato - Verdi contro i lavori stradali: «Pedoni e bici rischiano»


«Che fine hanno fatto i mattoncini autobloccanti per rallentare il traffico cittadino?

Perché sono scomparsi i catarifrangenti e i segnali di arresto di fronte ai passi carrabili dalle piste ciclabili della città?» Il capogruppo dei Verdi, Marco Menichetti, guarda con apprensione al nuovo piano delle asfaltature, che avrebbe portato ad alcune modifiche nella pavimentazione della città. Visti i cantieri in corso per il rifacimento del manto stradale, il portavoce del simbolo ambientalista si è già fatto avanti anche nelle scorse settimane con alcune richieste scritte rivolte al palazzo, in cui ha mostrato preoccupazione riguardo il mantenimento delle piste ciclabili. Le missive hanno poi ottenuto risposta dai tecnici del comune, i quali pare abbiano assicurato che non sarà toccata la rete ciclabile. Ma su questo fronte il partito di opposizione si mostra determinato a tenere alta un’istanza anche in consiglio comunale. «Innanzitutto - dice -, non è stato tenuto conto della sicurezza di chi si muove a piedi o in bicicletta o a piedi. Per rendersene conto basta lanciare un occhio al rifacimento della piazzetta davanti al cinema Troisi, dove al posto di elementi di arredo urbano vediamo asfalto e parcheggi, quando avevamo proceduto con la realizzazione dei nuovi garage sotterranei proprio per eliminare il più possibile le auto dai tratti di città che possono tornare ad essere fruibili». Proprio su quella porzione di San Donato si alzarono peraltro posizione contrastanti anche tra i residenti, alcuni dei quali chiesero i parcheggi. In ogni caso il tema tornerà probabilmente protagonista di un dibattito dove i Verdi solleciteranno informazioni anche riguardo alle modifiche scorte sui corridoi per i manubri. «Catarifrangenti e segnaletica - ricorda Menichetti -, rappresentano degli elementi importanti per la sicurezza di chi è in bicicletta: ritengo che nell’ambito degli investimenti in corso doveva essere tenuto conto di questi aspetti». Dopo le biciclettate di protesta con cui un paio di anni fa i ciclisti della zona chiesero a gran voce il mantenimento della corsia riservata ai pedali lungo viale De Gasperi, il dibattito intorno alla maglia protetta torna così protagonista, sebbene per il momento dal palazzo non siano mancati alcuni segnali rassicuranti. Fonte: Il Cittadino

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